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Sospetto terrorista catturato in Germania trovato impiccato in cella

Jaber Albakr

LIPSIA. Jaber Albakr, il sospetto terrorista siriano arrestato nei giorni scorsi in Germania, è stato trovato morto impiccato nella sua cella in un carcere di Lipsia. Lo riferisce la televisione all-news N24. Il siriano era entrato in sciopero della fame. Il giovane era "tenuto sotto costante osservazione a causa di acuto rischio di suicidio".

Il terrorista con legami con l'Isis che sabato era sfuggito alla cattura in un appartamento di Chemnitz e lunedì era stato fermato. Nella casa perquisita era stato rinvenuto un esplosivo ad alto potenziale simile a quello usato negli attentati di Parigi e Bruxelles. Ma soprattutto, come ha confermato il ministro dell'Interno della Sassonia, Markus Ulbig, "ancora una volta si è riusciti a sventare un attentato dinamitardo in Germania".

La caccia all'uomo, che aveva destato allarme perché il 22enne profugo poteva aver portato con sé altro esplosivo, si era conclusa solo dopo due giorni non per un successo investigativo ma perché tre siriani - che dapprima lo avevano ospitato senza sospettare che fosse ricercato - poi l'hanno consegnato alla polizia.

L'esplosivo trovato nell'appartamento occupato a Chemnitz dal siriano Jaber Albakr potrebbe essere stato del tipo 'Tatp', "quello utilizzato negli attentati di Parigi e Bruxelles", ha confermato il capo della polizia sassone, Joerg Michaelis. Pur senza fornire dettagli, Michaelis ha confermato anche i legami del giovane con lo Stato islamico: "Il modo di agire e il comportamento" del profugo fanno pensare ad un "contesto Isis".

La polizia regionale ha riferito che a bloccare Albakr in un appartamento della parte nord di Lipsia e a consegnarlo alla polizia sono stati tre altri siriani. Il quotidiano Bild precisa che Albakr li aveva contattati domenica verso mezzogiorno alla stazione di Lipsia e si era fatto ospitare nel loro appartamento. "Solo la sera" si sono accorti che era ricercato, quando la polizia ha diffuso un appello anche in arabo: uno è andato in commissariato ad informare la polizia mentre un altro ha legato il terrorista "al divano con una corda". Per telefono poi ha messo in guardia la polizia che Albakr presto si sarebbe liberato e tramite Whatsapp ha anche mandato una foto. Allora, racconta ancora Bild, gli agenti hanno fatto scattare il blitz: quando sono entrati nell'appartamento, "il siriano stava addosso a Albakr con le ginocchia per trattenerlo".

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