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Stato-mafia, depositati i verbali dell'ex presidente Ciampi

PALERMO. La Procura di Palermo ha depositato agli atti del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia i verbali di interrogatorio reso dall'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, davanti ai magistrati del capoluogo, a dicembre del 2010.

Il deposito è avvenuto questa mattina in udienza e si è reso necessario dopo la morte dell'ex Capo dello Stato, avvenuta il 16 settembre scorso. Sei anni fa Ciampi venne sentito in particolare sul contenuto di un'intervista da lui rilasciata alla stampa a proposito degli attentati mafiosi a San Giovanni Laterano e San Giorgio in Velabro a Roma il 27 luglio del 1993. Mentre esplodevano le bombe il centralino di Palazzo Chigi - Ciampi all'epoca era Premier - rimase isolato: una notte drammatica in cui - disse l'ex Capo dello Stato ai giornali - ebbe il timore che si fosse davanti a un imminente Colpo di Stato.

Sarà la corte d'assise, a decidere se chiedere al Quirinale le agende dell'ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, custodite nella sede della Presidenza della Repubblica. Si tratta di 22 diari scritti da Ciampi quando era premier, in particolare tra il 1993 e il 1994, gli anni in cui Cosa nostra sfidò lo Stato con gli attentati nel Continente. Era stato lo stesso Ciampi, nel 2010 sentito proprio su quel periodo dalla Procura, allora guidata da Francesco Messineo, a suggerire ai magistrati di consultare le agende che si trovano negli uffici del Quirinale.

Per i pm, che nei mesi scorsi sono stati autorizzati a prendere visione dei diari dal Quirinale, potrebbero esserci spunti utili per il processo: da qui l'istanza alla corte d'assise. I giudici si sono riservati la decisione, mentre hanno ammesso agli atti del dibattimento i verbali con l'interrogatorio reso da Ciampi nel 2010. L'ex presidente della Repubblica, che non ha potuto deporre al processo per le sue precarie condizioni di salute nei mesi scorsi, è deceduto il 16 dicembre. Il processo è stato rinviato a giovedì prossimo per l'esame del mafioso messinese Rosario Cattafi.

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