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Verso Inter-Juve, Allegri non vuole distrazioni e punta a vincere

TORINO. Una partita «sempre speciale», da  affrontare con il giusto atteggiamento nonostante l'Inter arrivi  da una sconfitta pesante. Derby d'Italia da vincere per la  Juventus, che vuole proseguire il campionato a punteggio pieno  per riscattarsi dal mezzo passo falso dell'esordio in Champions  League. «Le partenze in salita dimostrano quanta fatica bisogna  ancora fare per la vetta», è stata la lezione di Allegri dopo lo  0-0 contro il Siviglia. E la sfida con i nerazzurri è  l'occasione migliore per valutare se la squadra l'abbia davvero  capita.

«Non importa che abbiano vinto o perso, con l'Inter è sempre  un derby», sottolinea Marko Pjaca, giovane di belle speranze  acquistato a suon di milioni in estate che spera di potersi  giocare le sue chance contro i connazionali nerazzurri Brozovic  e Perisic. «Ho parlato al telefono con entrambi - rivela il  bianconero - anche loro vogliono ovviamente vincere. Giochiamo  in trasferta e, anche per questo motivo, sarà una partita dura,  ma io spero che alla fine prevalga la Juventus».     Non manca certo l'ambizione a Pjaca che, dopo essersi messo  in mostra agli ultimi Europei, spera di sbocciare anche alla  Juventus. «Mi piacerebbe essere il nuovo Morata - ammette il  croato - e farò del mio meglio per dimostrare ai miei compagni,  all'allenatore e anche ai tifosi che sono all'altezza delle loro  aspettative. Spero di aiutare la squadra a vincere lo scudetto e  ad arrivare il più lontano possibile in Champions League».

Centrocampo o attacco fa poca differenza. «Alla Dinamo  Zagabria ero un'ala sinistra, mentre da giovane ho giocato da  centrocampista centrale - ricorda il giovane juventino -. Queste  due sono le posizioni che preferisco, in cui penso di esprimermi  al meglio. Finora alla Juventus ho giocato da seconda punta, il  ruolo in cui posso dare il mio contributo».     La concorrenza nel reparto offensivo bianconero è tanta, e di  grandissima qualità. A cominciare da Dybala, anche lui  utilizzato con il contagocce al suo primo anno alla corte di  Allegri: «Paulo è giovane, ma è un grande giocatore, ha ottima  visione di gioco, passa e segna come pochi altri. Ha una grande  esperienza in Serie A, credo possa diventare uno dei migliori -  dice Pjaca -. Mandzukic invece lo conosco da più tempo, è un  grande giocatore, uno dei migliori negli ultimi 16 metri.  Higuain? Un grandissimo campione, lo dimostra la cifra che ha  speso la Juventus per acquistarlo: è fortissimo di testa, con i  piedi, tecnicamente e fisicamente è tra i migliori al mondo.  Credo di poter imparare tantissimo da questo terzetto...».

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