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I "Borghi più belli d'Italia" volano alla conquista del Giappone

Sambuca di Sicilia, "Borgo dei borghi 2016"

TOKYO. «Siamo convinti che il turismo sia un'opportunità unica per il nostro paese e per la pace del mondo, e che il popolo giapponese abbia una cultura e una sensibilità per apprezzare al meglio i borghi italiani, oltre alle città principali».

Lo ha detto il sottosegretario del ministero dei Beni culturali e del turismo italiano, onorevole Dorina Bianchi, presente alla sede dell'ambasciata di Tokyo per promuovere "I Borghi più belli d'Italia", un'iniziativa coordinata dall'Agenzia Nazionale del Turismo Enit per gli operatori turistici giapponesi.

Dei 255 borghi italiani selezionati 20 sono patrimonio dell'Unesco, su un totale di 51 siti protetti sul territorio italiano. Il numero dei turisti giapponesi in Italia, ha spiegato l'ambasciatore italiano Domenico Giorgi in apertura di conferenza, si assesta a 2.600.000 unità, con l'incremento della durata media delle permanenze.

"Il governo italiano si sta muovendo per valorizzare tutta la parte dell'Italia meno conosciuta - ha spiegato il sottosegretario Bianchi. L'economia è fondamentale per far vivere questi borghi, e il turismo è uno strumento affinchè ci sia ricchezza in queste realtà italiane che sarebbe un peccato perdere.

C'è un numero importante di borghi che si vanno via via spopolando, e il governo ha intenzione di promuovere il loro ripopolamento attraverso una valorizzazione dei beni culturali del turismo, delle professioni artigianali, e dei prodotti culinari di qualità che sono tipici dei borghi antichi.

Il turista giapponese che è abituato a venire in Italia che ormai conosce il paese - ha continuato la Bianchi, non vuole soltanto vedere il bel monumento, ma vuole vivere l'Italia e 'l'Italianita», e il borgo rappresenta un modo più veloce per venire a contatto con la gente e con quelle che sono le tradizioni italiane".

Tutte le regioni sono rappresentate ha spiegato Fiorello Primi, presidente dell'Associazione Borghi d'Italia, creata 15 anni per salvaguardare il patrimonio di cultura che esiste nel nostro Paese.

"L'associazione che raggruppa i borghi vuole raccontare al mondo la bellezza italiana poco conosciuta e meno frequentata dai turisti proprio per cercare di sviluppare un turismo moderno di qualità, che possa incrementare il valore aggiunto di questo settore in Italia e soprattutto permettere a questi centri di continuare a vivere attraverso al valorizzazione delle loro bellezze, le loro particolarità, in modo tale che il Bel Paese possa presentarsi al mondo nella maniera migliore possibile".

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