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Roma: la Raggi ora punta a nomine condivise con la maggioranza, stop a superassessori

ROMA. Mentre lo tsunami innescato dalle dimissioni a catena in Campidoglio si arricchisce del 'j'accuse' dell'ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e torna la "grana rifiuti", in vista dell'audizione in commissione Ecomafie di lunedì, Virginia Raggi continua a lavorare alla ricerca dei quattro tasselli mancanti alla sua squadra.

La sindaca, nel week end, prosegue nella selezione dei curriculum e nei colloqui per trovare un capo di gabinetto, un assessore al bilancio, un direttore generale per Atac ed un nuovo amministratore unico per Ama. Venerdì è stato scelto Manuel Fantasia come amministratore unico di Atac. Ma da oggi si inaugura un 'nuovo corso': le nomine saranno fatte con la condivisione di giunta e maggioranza a Cinque Stelle.

In particolare coinvolgendo i consiglieri capitolini M5s. Come spiega la stessa sindaca nel messaggio inviato in chat agli eletti: "Vi comunico che, riprendendo l'idea iniziale, l'assessorato partecipate sarà scorporato da bilancio. I colloqui saranno fatti anche dai componenti M5S della commissione bilancio (anche da altri se vogliono ma non andiamo in 1000).

Chiedete ai consiglieri che hanno colloquiato Fantasia... lavorare insieme è vincente!". Una risposta anche ai malumori e alle aperte critiche che erano serpeggiati tra i pentastellati. "I tempi di scelta? Non abbiamo fretta, puntiamo sulla qualità", spiegano poi dallo staff della sindaca. Da cui arriva anche la smentita sull'ipotesi di un 'depotenziamento' del ruolo di Raffaele Marra, vice capo di Gabinetto di Raggi, già al centro di polemiche per i suoi passati incarichi con Gianni Alemanno e ora tirato in ballo nel caso della revoca dell'incarico alla Raineri.

Per il ruolo di capo di gabinetto, le cui redini ora sono in mano alla vicaria Virginia Proverbio, potrebbe arrivare un generale dei carabinieri. Come responsabile del bilancio uno dei papabili è l'economista Nino Galloni. La delega temporanea alla riorganizzazione delle partecipate sarà, invece, scorporata, come per altro previsto in campagna elettorale. Insomma, non ci saranno più super-assessori, come era Minenna al Bilancio. Per la scelta del nuovo direttore generale di Atac, su cui è al lavoro l'assessore capitolino ai Trasporti Linda Meleo, c'è anche quella di dare vita a un concorso internazionale.

Fino all'esito del concorso, potrebbe esserci un dg ponte in grado di garantire la continuità del lavoro dell'azienda. Ma il tutto sempre in accordo con tutta la squadra e con i consiglieri del M5s, così come è avvenuto per Manuel Fantasia, presto amministratore unico di Atac. Le grane, per il Campidoglio, però non sono finite. Si riaccende il fronte rifiuti. L'assessore all'Ambiente Paola Muraro, già consulente di Ama, lunedì pomeriggio sarà in commissione eco-mafie insieme alla sindaca Virginia Raggi.

Qui, chiarirà la sua posizione e "consegnerà anche dei documenti, forse addirittura due faldoni, per replicare alle accuse che in queste settimane le sono state mosse", spiega il legale di Muraro riferendosi alla gestione dei rifiuti di Roma, finita sotto la lente dei magistrati. L'assessore è sfiorata dall'inchiesta e al momento, come chiarisce lo stesso legale, non risulta indagata. A due giorni dall'annuncio delle dimissioni sue e dell'ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri, si fa sentire pure Marcello Minenna.

Con un post su Facebook spiega i motivi del suo addio: "ho percepito quello che definirei eufemisticamente un 'deficit di trasparenzà nella gestione della procedura di revoca di quella delicatissima e nevralgica figura amministrativa del Capo di Gabinetto. In questi mesi di intenso lavoro ho anche respinto interferenze e 'compromessì al ribasso sempre interloquendo con tutti nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali". Parole dure, che danno il segno dello tzunami che ha travolto il Campidoglio.

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