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Fibrillazione tra le prime cause di ictus: una app la rileva

ROMA. Una app per smartphone riesce a diagnosticare la fibrillazione atriale, un problema cardiaco che affligge il 2% della popolazione, senza bisogno di ulteriori hardware.

Lo afferma uno studio finlandese presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia (Esc) che si è aperto a Roma.

Nello studio sono stati arruolati 16 pazienti con fibrillazione e 20 volontari sani. Per verificare la salute del cuore è stato sufficiente appoggiare lo smartphone, con una app sviluppata dai ricercatori, sul torace per qualche minuto, raccogliendo i dati dei giroscopi e degli accelerometri. Grazie all'algoritmo contenuto nella app è stato possibile trovare la fibrillazione, per la quale di solito è necessario un ecg, con una accuratezza del 95%. La patologia, spiega Tero Koivisto dell'università di Turku, è responsabile del 20-30% degli ictus, e aumenta di 1,5-2 volte il rischio di morte.

Le sue conseguenze costano nella sola Ue, dove ogni anno si fanno 215mila diagnosi soprattutto sopra i 60 anni, 18 miliardi di euro l'anno.

«Questo è un modo low cost e non invasivo per trovare la fibrillazione che tutti possono usare da soli - spiega il ricercatore -. In futuro si potrebbero poi costruire delle grandi banche dati con i tracciati degli utilizzatori della app per la ricerca».

Il 70% degli ictus dovuti alla patologia, sottolineano le nuove linee guida dell'Esc lanciate proprio in occasione del congresso, può essere prevenuto usando farmaci anticoagulanti.

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