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Gli italiani si scoprono "albergatori": è boom di case vacanze

Roma

ROMA. Non solo seconde case, pied à terre  strategicamente acquistati a due passi dal Duomo o da San  Pietro. Ma anche manieri, piccoli castelli, super attici con  affaccio da cartolina e piscina incastonata in terrazza. E, in  questa stagione, ville al mare, casali in campagna trasformati  in residenze di lusso o quella casetta nel paese di montagna  ereditata dai nonni, che ora si rivela un gioiello per gli  inglesi in cerca del «real» Italian Lifestyle.

Anche in Italia è boom del turismo delle case vacanza. Non  solo nella grandi città, ma da nord a sud in tutta la penisola.  A raccontarlo è Booking.com, colosso olandese di prenotazioni on  line che oggi conta 975 mila strutture in oltre 224 paesi,  viaggiando al ritmo di un milione di notti prenotate ogni 24  ore.      «In verità Booking si è sempre occupato anche di questo  settore - raccontano Chiara Valentinetti e Valentina Amori,  Senior e Account Manager del gruppo in Italia - Ma oggi è un  prodotto ricercatissimo, in crescita esponenziale e con un ritmo  molto più sostenuto delle prenotazioni degli hotel. Su 23  milioni di camere che offriamo nel mondo - dicono - tre arrivano  da questo tipo di mediazione». Contando le sistemazioni, solo  su Booking, sono «oltre 475 mila case vacanze, per oltre 24.700  destinazioni».

E l'Italia è nel pieno del trend. «Nell'ultimo anno abbiamo  registrato una crescita del 100% del numero di registrazioni di  case vacanze - spiegano dal portale - In tre anni ne abbiamo  aggiunte più di 40 mila. E oggi sono più di 55 mila».      Il boom «vero» è scoppiato tre anni fa, non troppo lontano,  se tra le primissime mete offerte si annoverano Bali e la  Toscana. In Europa a farla da padrone oggi è la Spagna, ma anche  Francia, Germania, Inghilterra e l'Italia, dove Roma, quest'anno  supportata anche dal Giubileo, si conferma la città con più  offerta e domanda «con soggiorni medi di tre notti».

Ma se è chiaro che, complice anche la crisi economica e  occupazionale, far fruttare ciò che si ha inventando un nuovo  bussiness familiare può essere la chiave di svolta, perchè si  sceglie una casa vacanza piuttosto che un albergo? «Per avere a  disposizione uno spazio maggiore e tutti i confort che una  stanza d'hotel non permette - spiega la Amori - È la soluzione  ottimale per le famiglie con bambini, ma anche per godere in  esclusiva di servizi che in un hotel dovresti condividere con  altri, come ad esempio la piscina». Se su Booking (e  Villas.com, portale specializzato del gruppo) si può scegliere  tra 12 diverse tipologie di sistemazione, gli italiani  preferiscono appartamenti e residence. A proporre strutture  «sono più singoli privati che società».

E, forse un pò a sorpresa, dopo Roma le città più richieste  sono Milano e Bologna e solo dopo Firenze e Venezia. Segno che a  sfruttare l'opportunità non sono solo i turisti, ma chi lavora,  ad esempio nel caso di Bologna, nel campo fieristico. E se  all'estero c'è chi offre sistemazioni persino in case  sull'albero nel mezzo della foresta indiana, jacuzzi su reef  point in Canada o, nel Regno Unito, a bordo di un vero «Yellow  Submarine», come la canzone dei Beatles, in Italia c'è anche  chi «ha attrezzato la barca in Sardegna trasformandola in  struttura ricettiva».

Oppure ecco il lusso tutto nostrano di  dormire in dimore storiche private come il Castello di  Volognano, in Toscana, o in quello di Tassarolo, in Liguria. Di  affacciarsi sui Faraglioni da Villa Silia a Capri, di riscoprire  la Puglia delle masserie di famiglia in pietra bianca o, perchè  no, di dormire all'ombra della Cupola di S. Maria in Fiore a  Firenze, senza per forza spendere un patrimonio. E cosa curiosa,  il punteggio giudizi delle case per le vacanze in Italia è più  alto di quello degli hotel. Segno, che gli italiani stanno  decisamente imparando come si fa.

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