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Ars semivuota per l'esame della manovrina bis: M5s all'attacco, clima infuocato

PALERMO. È un'aula semivuota quella aperta da poco dal vice presidente dell'Ars Giuseppe Lupo, che dovrebbe esaminare la manovrina bis, nell'ultimo giorno utile prima della chiusura dell'Assemblea per la pausa estiva come stabilito dalla capigruppo. I deputati delle opposizioni presenti in aula si scagliano contro la maggioranza, in gran parte assente.

"Dove sono i deputati, al mare? Siete una vergogna", ha urlato il deputato del M5s Francesco Cappello dal pulpito di sala d'Ercole. "Questa è la vostra legge, e dove siete? - ha aggiunto - Per quanto ci riguarda siamo pronti a chiedere il numero legale e a rimanere qui anche a ferragosto".

Non sarà facile per l'aula approvare la manovrina da7 milioni di euro piu l'assunzione di circa 200 persone nella Sas provenienti da altre società pubbliche liquidate o in liquidazione nei tempi stabiliti, una quarantina di norme e oltre 200 emendamenti. Il deputato del Pd Arancio ha invitato la maggioranza e i capigruppo a stralciare gran parte delle norme "e a lavorare su 4-6 articoli più urgenti, perché non credo proprio che ce l'ha faremo se il testo rimarrà quello attuale".

In aula si stanno susseguirsi gli interventi dei deputati presenti con lo scopo di prendere tempo con la speranza che gli assenti arrivino, almeno per poter raggiungere il numero legale sufficiente a cominciare l'esame della manovrina. Tra gli assenti, ha sottolineato Cappello, "c'è l'intero gruppo parlamentare dell'Udc".

CLIMA INFUOCATO. Il governo ritira la proposta di stralcio di alcune norme della manovrina omnibus per cercare di approvarle in presenza di un clima di estrema incertezza sul disegno di legge. L'assessore Luisa Lantieri ha fatto marcia indietro dopo che la sua proposta era stata osteggiata dal capogruppo del Pd Alice Anselmo e da quello dell'Udc, Mimmo Turano, nonostante sia stata appoggiata da altri pezzi della maggioranza. La presidenza dell'Ars dunque ha avviato l'esame della manovrina. In aula il clima è infuocato.

Dopo essere stato richiamato dal deputato Michele Cimino, componente della commissione Bilancio, come unico rappresentante del governo a parlare sulla manovrina all'esame dell'Ars, l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, rimasto in silenzio per tre ore durante l'accesso dibattito parlamentare, ha preso la parola per spiegare e difendere la norma che autorizza l'accensione di un mutuo di 18 milioni di euro per le Terme di Acireale e Sciacca, "che hanno debiti ingenti". Senza il mutuo, Baccei ha aggiunto che le Terme rischiano di perdere il patrimonio.

 

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