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Finto turista prende a pugni i passanti a Milano: 8 casi in 20 giorni

MILANO. È caccia all'uomo, a Milano, a un finto turista che prende a pugni i passanti dopo averli avvicinati chiedendo informazioni in inglese. Il teppista avrebbe già 'colpitò otto volte in soli 20 giorni. Ma il sospetto degli agenti e che siano molti altri gli episodi magari nemmeno denunciati.

L'ultimo caso è di oggi pomeriggio, in corso Lodi, nella zona sud della città, quando una Volante di passaggio è stata fermata da un 27enne che ha raccontato la stessa scena già registrata in altri sette recenti casi: un giovane di circa 20-25 anni, di carnagione chiara o forse - secondo più di un testimone - dell'Est europeo, alto circa 1,75 e longilineo, dai capelli biondo scuro o castani, vestito in modo trasandato (una descrizione che ovviamente accomuna moltissimi giovani) che prima chiede un'informazione in inglese e poi spintona e sferra uno o due pugni al volto del malcapitato.

Secondo la Questura, ha già colpito ieri e prima il 25, 22, 11 e 10 luglio. E altri due casi con modalità analoghe sarebbero al vaglio. Un caso di 'knockout gamè, il violento gioco Usa in cui si prendono a pugni persone a caso, in strada, o uno squilibrato isolato? Tutte le pattuglie delle forze dell'ordine lo cercano.

Nell'ultimo caso, quello di oggi, il teppista ha prima fatto finta di litigare, di essere scocciato per qualcosa. Un qualcosa di inesistente, ovviamente, dato che la persona presa a pugni, come nei casi precedenti, ha riferito alla polizia di essersi limitato a rispondere, anzi, di non aver nemmeno potuto finire la frase, chiaro indice della premeditazione dell'aggressione. Dopo due o tre parole di risposta in inglese lo sconosciuto ha cominciato ad agitarsi e inveire, lo ha spintonato, e poi lo colpito due volte al viso. Nessuna ferita seria, per la vittima, che ha riportato solo alcune escoriazioni ed ecchimosi e ha rifiutato le cure mediche.

Ora la polizia cercherà di analizzare tutti gli episodi passando al setaccio non solo la dinamica dei fatti ma ogni particolare ripetitivo: zona di comparsa e direzione di scomparsa, parole dette, orari in cui si è presentato. Qualunque cosa potrebbe permettere agli investigatori di risalire a un comportamento, un indizio, che possa permettere - come nel caso dei rapinatori seriali di banche - di poterne prevedere in qualche misura il comportamento, concentrando su un orario o una zona le pattuglie, che al momento devono cercare inevitabilmente a caso tra centinaia di migliaia di possibili sospetti.

 

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