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Germania, rifugiato si fa esplodere
Attentatore morto, sono undici i feriti

BERLINO. Weekend da incubo in Germania. Dopo la strage di Monaco e l'aggressione a colpi di machete che ha provocato un morto e due feriti a Reitlingen da parte di un rifugiato siriano, una forte esplosione ad Ansback, vicino Norimberga, provocando la morte di una persona e il ferimento di altre 11.

Un uomo, ancora un rifugiato siriano che aveva tentato più volte il suicidio e a cui era stato rifiutato l'asilo politico in Germania, si è fatto esplodere all'ingresso del luogo dove si teneva un concerto con 2.500 spettatori. L'uomo è morto, ferito dal suo stesso ordigno che ha inferto lesioni anche gravi ad una decina di persone nella cittadina a 40 chilometri da Norimberga. E il ministro dell'Interno della Baviera non esclude la matrice islamica dell'attentato, anche se le indagini sono in corso.

L'attentatore, ha spiegato il ministro Joachim Herrmann, intendeva colpire per ''fermare'' il festival musicale a cui partecipavano 2.500 persone. Tuttavia l'uomo, che è morto, non è riuscito a fare esplodere il suo ordigno dove voleva. L'esplosione ha creato una voragine. Non si capisce chi abbia dato l'esplosivo al siriano. Sono in corso rilievi per capirne l'origine. E' stato trovato il cellulare dell'attentatore: sono in corso ricerche per capire chi il siriano abbia contattato usandolo.

L'attentatore di Ansbach era un rifugiato siriano di 27 anni. Aveva presentato richiesta di asilo in Germania, che un anno fa era stata respinta, non si sa ancora perché: da allora aveva vissuto comunque in Germania, ad Ansbach. Aveva tentato il suicidio due volte ed era stato anche ricoverato in un ospedale psichiatrico.

Non è ancora chiaro se l'uomo ieri abbia agito con un intento suicida o voleva uccidere. Questo dovrà essere chiarito dalle indagini. La vicenda apre la ferita dei rifugiati, tema già caldo in Germania dalle porte aperte verso i migranti (ce ne sono un milione circa) è diventato rovente nell'ultimo weekend visto che entrambi rifugiati ed entrambi siriani sono stati i protagonisti delle ultime violenze in una Baviera che ora reclama un giro di vite.

Herrmann si dice ''scioccato'' per il fatto che ''si abusi della protezione garantita ai richiedenti asilo''. ''E' un oltraggio che questo avvenga. Bisogna fare qualcosa perche' non si continui con questo andazzo'', sostiene, evidenziando che ''chi cerca protezione in Germania deve avere rispetto totale per le leggi tedesche e per il popolo tedesco''.

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