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Milano, allarme bomba nella metro 2: evacuata la fermata della Stazione centrale

MILANO.  La fermata della metropolitana della Stazione centrale di Milano è stata evacuata per un allarme bomba: un pacco sospetto trovato alla fermata sulla linea M2 in direzione Abbiategrasso. Al momento la circolazione dei treni sulle linee M2 e M3 della metropolitana di Milano è interrotta.

Le due linee metropolitane sono state chiuse tra le fermate di Garibaldi (dove si trova anche la stazione di Porta Garibaldi) e Cascina Gobba sulla M2 e da quelle di Repubblica e Sondrio sulla M3. Il blocco è scattato alle 16,45.

La fermata della metropolitana della Stazione Centrale di Milano è stata evacuata «su richiesta della Questura»: l'assessore alla Sicurezza del Comune, Carmela Rozza, lo ha spiegato aggiungendo che «non vogliamo provocare nessun allarmismo ma solo mettere in atto le norme di sicurezza perché gli artificieri possano arrivare e verificare il pacco sospetto».

«Ci auguriamo che si tratti di un episodio di distrazione da parte di un cittadino» ha osservato ricordando che si tratta del quarto o quinto «episodio di questo tipo anche perché con l'esodo delle vacanze a volte la gente si dimentica pacchi nei luoghi delle partenze».

Intanto, alcune telefonate che annunciavano la presenza di un ordigno al mercato coperto di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Gli agenti sono però cauti perchè la voce, secondo quanto riferito da chi ha ricevuto la telefonata era contraffatta. La polizia sta anche cercando di capire se a compiere le due telefonate alle due banche vicino al mercato sia stata la stessa persona. Un bancario ha riferito agli investigatori che al telefono gli è stato detto: «Per colpa di pochi, moriranno in molti».

Un altro impiegato, nella seconda banca, ha riferito invece, che il telefonista annunciava solo la presenza di esplosivo al mercato. Era questo che avrebbe avuto un accento arabo. Gli investigatori non escludono il gesto di un mitomane. Un analogo allarme bomba, indirizzato ai due istituti di credito c'era stato nel marzo scorso. Anche in quel caso erano arrivate telefonate anonime.

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