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Monaco, strage preparata da un anno: vittime casuali, non scelte

Uno degli attentatori di Monaco

BERLINO. L'autore della strage al centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera preparava il suo gesto «da un anno» ma non ha selezionato a priori le sue vittime al momento della sparatoria: è forse per questo che nessuno tra i morti era compagno di scuola di Ali Sonboly. Lo hanno spiegato gli inquirenti bavaresi che oggi hanno fornito nuovi particolari sull'attentato di venerdì in cui l'assassino ha ucciso nove persone prima di togliersi la vita.

"Ali Somboly ha preparato il suo gesto per un anno e questo vuol dire che lo pianificava dall'estate scorsa", ha sottolineato il capo della polizia bavarese, Robert Heimberger, aggiungendo che sono stati 58 i proiettili ritrovati sul luogo della sparatoria, mentre altri 300 sono stati rinvenuti all'interno dello zainetto rosso di proprietà del killer.

L'attentatore di Monaco, a quanto pare, non ha scelto «specificamente» le sue vittime, ha detto il procuratore di Monaco Thomas Steinkraus - Koch ad una conferenza stampa. Tuttavia, ha aggiunto, programmava la strage dalla scorsa estate. Secondo gli inquirenti è «solo un caso» il fatto che diverse persone con background da immigrati siano tra le vittime. La circostanza sarebbe legata che solitamente il McDonald's dove è iniziata la strage è frequentato da ragazzi immigrati.

Intanto, oggi una Messa in suffragio delle vittime  è stata celebrata dall'arcivescovo della capitale bavarese, il cardinale Reinhard Marx. All'inizio della concelebrazione eucaristica da lui presieduta, nella Liebenfrauenkirche il presule ha letto il telegramma di condoglianze che Papa Francesco gli ha invitato, il cui testo è conforme a quello che il Santo Padre ha pronunciato sul tema all'Angelus.

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