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Cancro avanzato al rene, due farmaci danno nuova speranza

ROMA. L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato la concessione di autorizzazioni all'immissione in commercio nell'Unione europea (UE) per due farmaci per il trattamento del carcinoma renale avanzato: Cabometyx (cabozantinib) e Kisplyx (lenvatinib).

Entrambi sono indicati per pazienti adulti che sono stati precedentemente trattati con un inibitore del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), ma Cabometyx deve essere utilizzato in monoterapia, mentre Kisplyx in combinazione con everolimus.

Il carcinoma delle cellule renali è la forma più comune di cancro del rene negli adulti. Nonostante la recente approvazione di nuove terapie, molti pazienti che non rispondono ai trattamenti esistenti hanno una prognosi negativa. Le due nuove opzioni di trattamento sono inibitori della tirosin-chinasi, cioè agiscono bloccando alcuni enzimi che possono essere trovati in alcuni recettori presenti sulla superficie delle cellule tumorali e coinvolti nella loro crescita e diffusione. Entrambe le sostanze attive sono già approvate nella Ue per il trattamento del cancro della tiroide.

I pareri adottati dal Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) dell'Ema saranno ora inviati alla Commissione Europea per l'autorizzazione all'immissione in commercio in tutta l'Ue.

Seguirà una trattativa sul prezzo e il rimborso a livello di ciascuno Stato membro, in considerazione del potenziale ruolo nel contesto del sistema sanitario nazionale di quel paese.

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