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Vendite in calo rispetto al 2015, l'alimentare è il settore più colpito

ROMA. Le vendite al dettaglio a maggio 2016 aumentano dello 0,3% in valore rispetto ad aprile ma diminuiscono dell'1,3% rispetto al 2015. Lo rileva l'Istat nelle statistiche flash. Rispetto allo scorso anno il calo maggiore colpisce i prodotti alimentari (-1,8%) ma sono in contrazione tutti i gruppi di prodotti tranne quelli farmaceutici (+2%) e gli altri prodotti (di gioiellerie, orologerie, +0,2%). Le flessioni più marcate riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,2%) e giochi, sport e campeggio.

Sono in decisa contrazione anche l'abbigliamento e la pellicceria (-2,4%) e le dotazioni per l'informatica, le telecomunicazioni e la telefonia (-2,2%). Pure i dati in volume mostrano un aumento delle vendite al dettaglio sul mese, dello 0,2%, e un calo sull'anno dell'1,8%. L'Istat sottolinea che nella media del trimestre marzo-maggio 2016, l'indice complessivo delle vendite al dettaglio in valore registra un calo congiunturale dello 0,3%.

L'indice in volume diminuisce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. I cali delle vendite a dettaglio a maggio colpiscono tutte le tipologie di negozio, compresi gli hard discount. L'Istat osserva che nel confronto con il mese di maggio 2015 il valore delle vendite al dettaglio diminuisce sia nelle imprese della grande distribuzione (-1,7%), sia in quelle operanti su piccole superfici (-1%).

Nei piccoli negozi ci sono diminuzioni del 3,2% per i prodotti alimentari e dello 0,4% per quelli non alimentari. Nella grande distribuzione, invece il valore delle vendite segna una variazione tendenziale negativa dell'1,3% per i prodotti alimentari e del 2,4% per quelli non alimentari. In particolare, per gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, le vendite diminuiscono in tutte le tipologie distributive: ipermercati (-2,5%), supermercati (-1,4%) e discount (-0,2%).

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