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Consegnano il cibo a domicilio, debuttano i robot fattorino

ROMA. Debutto in estate dei primi robot fattorino: piccoli carrelli a sei ruote capaci di muoversi in modo autonomo si faranno largo sui marciapiedi, evitando accuratamente i pedoni, per consegnare cibi a domicilio in quattro città di Gran Bretagna, Germania e Svizzera.

È al nastro di partenza il progetto pilota organizzato dalla start up che produce questi fattorini hi-tech, la Starship Technologies lanciata nel 2014 da uno dei fondatori di Skype, Ahti Heinla.

Londra è una delle città protagoniste dell'esperimento, con Berna, Dusseldorf e un'altra città tedesca.

Altri test sono previsti successivamente in altre città europee e poi Estonia, a Tallinn, e negli Stati Uniti. In tutti i casi i robot consegneranno cibi preparati da aziende specializzate nella ristorazione nell'arco di 15-30 minuti e nel raggio di cinque chilometri.

«Negli ultimi nove mesi abbiamo sperimentato i robot in 12 Paesi e adesso stimo sviluppando le competenze per mettere in piedi un vero servizio di consegne con i robot», ha rilevato Ahti Heinla. La sperimentazione prevede che i robot si muovano autonomamente, supervisionati da un centro di controllo. I test condotti finora fra Europa e Stati Uniti sono promettenti: i robot, ha proseguito Heinla, hanno percorso complessivamente circa 8 mila chilometri e incontrato oltre 40 mila persone senza mai un incidente.

«È un esperimento davvero molto interessante», ha commentato Filippo Cavallo, co-fondatore della Co-Robotics, una spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa che ha prodotto i prototipi di robot equipaggiati con carrelli, specializzati per lavorare in condomini, ospedali e case. A progetti simili, ha rilevato, si sta pensando anche in Europa e in Italia.

«La distribuzione fatta dai robot - ha osservato - è una soluzione ideale nei centri storici, dove è poco gradita la presenza di furgoncini. Affidare a queste macchine la consegna di merci sarebbe positivo anche dal punto di vista ecologico». Siamo ancora agli inizi della sperimentazione, ma «molto probabilmente - ha concluso Cavallo - il futuro delle città sarà così».

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