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Zika, ricerca dimostra: un batterio può fermare il virus

ROMA. Un batterio innocuo per l'uomo potrebbe riuscire a bloccare la trasmissione del virus Zika da parte delle zanzare Aedes aegypti, note per essere le prime responsabili del passaggio della malattia nell'uomo.

Lo ha dimostrato la ricerca condotta nell'università del Wisconsin-Madison, pubblicata sulla rivista Scientific Reports.

Il batterio benigno capace di 'disarmare' le zanzare si chiama Wolbachia pipientis e a scoprire il suo effetto è stato il gruppo coordinato da Jorge Osorio, dell'università del Winsconsin-Madison, e da Scott O'Neill, del programma per l'eliminazione della dengue (Eliminate Dengue Program, Edp) e dell'università australiana Monash di Melbourne.

Il batterio Wolbachia pipientis è stato finora sperimentato con successo contro la dengue, una malattia che ha molti aspetti in comune con l'infezione provocata dal virus Zika, tanto che per uno degli autori della ricerca, Matthew Aliota, ci si potrebbe trovare di fronte a "un nuovo meccanismo di controllo biologico".

A suggerire l'ottimismo sono le ricerche pilota condotte in Colombia, Brasile, Australia, Vietnam e Indonesia, con zanzare 'disattivate' grazie al batterio per controllare la diffusione della dengue. In due siti australiani, per esempio, la quasi totalità (90%) delle zanzare continua ad essere infettata con il batterio a distanza di sei anni.

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