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Cassettiere "killer" ritirate in Usa, Ikea: sicure, ma vanno ancorate alla parete

NEW YORK. Almeno sei bambini dal 1989 hanno perso la vita in nord America dopo essere stati schiacciati dal ribaltamento di una cassettiera. Sotto accusa è finita Ikea, l'azienda multinazione di origine svedese, la quale è stata costretta, dopo la conferma dell'ennesima morte accidentale all'inizio di quest'anno, a ritirare ben 29 milioni del modello 'Malm'.

Il gigante dell'arredamento a basso costo ha sottolineato che al momento il ritiro interessa solo Stati Uniti e Canada e ha aggiunto che i clienti che in passato hanno acquistato il mobile potranno scegliere tra un risarcimento in denaro oppure all'acquisto di un altro pezzo d'arredamento.

Secondo alcuni media americani le morti hanno cominciato a verificarsi sin dal 1989, l'ultima lo scorso febbraio e hanno interessato bambini tutti al di sotto dei quattro anni. Già da tempo Ikea aveva raccomandato di non usare i cassetti per arrampicarsi senza aver prima fissato bene il mobile alla parete, sottolineando che anche se i cassetti possono sembrare pesanti per i bambini rischiano ugualmente di capovolgersi senza un appropriato fissaggio.

Non a caso, l'azienda era corsa temporaneamente ai ripari offrendo gratuitamente su richiesta del cliente un kit per il fissaggio. Poi, invece, dopo l'incidente dello scorso febbraio quando un bambino del Minnesota di soli 22 mesi è rimasto schiacciato sotto il peso della cassettiera, è scattata la decisione del ritiro.

«Basta - ha detto Elliot Kaye, presidente della commissione che vigila sulla sicurezza dei prodotti - questi sono prodotti molto pericolosi se ci sono bambini nei paraggi». Ma il ritiro dal mercato per i genitori delle giovani vittime non è sufficiente e alcuni di loro hanno deciso di fare causa.

«Non sapevo di dover fissare la cassettiera alla parete» - ha commentato Jacklyn Collas, della Pennsylvania, il cui piccolo di due anni è rimasto schiacciato tra il mobile e il letto. Da parte sua l'azienda ha negato che possa esserci un difetto di fabbricazione all'origine degli incidenti.

LA REPLICA. «La sicurezza dei prodotti è fondamentale per Ikea e su questo punto non scendiamo mai a compromessi». Lo afferma Ikea in una nota intervenendo sul richiamo delle cassettiere 'Malm' in Nord America.

Il richiamo «è attivo solo nel Nord America: in seguito al tragico ribaltamento di una cassettiera 'Malm' negli Stati Uniti, Ikea Us ha aperto un dialogo con la Commissione americana sulla sicurezza dei beni di consumo» mette in evidenza Ikea, precisando che «in Nord America il dialogo tra Ikea e le organizzazioni locali per la tutela dei consumatori ha comportato un richiamo».

«Le cassettiere Ikea soddisfano tutti i requisiti di legge relativi alla stabilità, sia nell'UE che in altre parti del mondo. Ecco perchè queste cassettiere sono ancora in vendita in Italia» aggiunge Ikea, impegnata a risolvere il problema degli incidenti legati al ribaltamento dei mobili.

«Il modo migliore per evitare che i mobili si ribaltino è fissarli alle pareti. Per una maggiore sicurezza in casa forniamo accessori antiribaltamento con tutti i mobili per cui è richiesto il fissaggio alla parete, che è parte integrante delle istruzioni di montaggio. Ikea si impegna attivamente nella gestione di questo problema. La campagna "Fissa i mobili alla parete" è stata sviluppata anche in Italia per creare consapevolezza in merito ai rischi legati al ribaltamento dei mobili, in modo da evitare che si verifichino incidenti».

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