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Legalizzazione della cannabis, proposta di legge il 25 luglio alla Camera

ROMA. Approderà in aula alla Camera la proposta di legge per la legalizzazione della coltivazione della cannabis. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera. Il 25 si svolgerà la discussione generale e dal giorno dopo inizierà il voto.

«Dopo un importante ciclo di audizioni arriverà in Aula alla Camera la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. È un'occasione da non mancare per risolvere una questione sociale drammatica e una non marginale opportunità economica fin'ora affrontata con chiusura e pregiudizio. Anche nei paesi che più sono stati rigidi al consumo di droghe leggere, a partire dagli Usa, la legalizzazione non è più un tabù ed è il momento che non lo sia più nemmeno in Italia.  Una giusta regolamentazione, come in vigore in varie forme in molti paesi stranieri, garantisce un quadro normativo stabile e produce nella società vari aspetti positivi fra i quali : riduzione del mercato nero gestito dalla criminalità organizzata, riduzione del numero di detenuti per reati connessi alle droghe leggere, miglioramento della qualità del prodotto consumato e minori danni alla salute dei consumatori, maggiori introiti per le casse dello Stato». Lo afferma Adriano Zaccagnini di Sinistra Italiana.

Finalmente anche in Italia si muove qualcosa sulla riforma della legislazione sugli stupefacenti. Il 25 luglio prossimo l'Aula della Camera dei Deputati discuterà il provvedimento sulla legalizzazione della Cannabis. Una data storica per l'Italia, che ricorda ai più la caduta del Fascismo, ma che speriamo sarà ricordato anche come inizio della fine del proibizionismo e delle sue politiche». Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Daniele Farina, relatore della proposta di legge.

«L'Aula della Camera discuterà la pdl sulla legalizzazione della cannabis tra meno di un mese, mentre i provvedimenti per le famiglie aspettano nel cassetto. Un altro schiaffo ai moderati della maggioranza, sempre più irrilevanti, un altro calcio negli stinchi da parte del Pd - sempre più ricattato dalle lobby e dalle forze radicali - che dopo i matrimoni e le adozioni gay, vuole passare all'incasso con l'utero in affitto, ora con le droghe libere e domani sull'eutanasia. Serve un sussulto di dignità contro questa deriva etica e antropologica, a difesa della nostra società e dei nostri giovani». È quanto dichiara il deputato di Ap Alessandro Pagano.

«L'arrivo nell'aula della Camera il 25 luglio del progetto di legge cannabis legale è un risultato importantissimo perchè la nostra richiesta di arrivare a un voto di Montecitorio prima della pausa estiva è esaudita. Abbiamo atteso oltre un anno dal deposito di questo testo di legge, che ha un consenso trasversale che si è tradotto in 220 firmatari, a cui se ne stanno aggiungendo altri giorno dopo giorno». Lo ha detto a Radio Radicale il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore dell'intergruppo per la legalizzazione della cannabis.

«Sarà una bellissima battaglia parlamentare - prosegue -  nella tradizione delle migliori battaglie parlamentari della Storia della Repubblica italiana, dove si confrontano non maggioranza e opposizione, non chi è a favore o contro il governo, ma ci si confronta su un tema di lega ità, di responsabilità e di libertà.  Su questo - ha proseguito Della Vedova - l'Italia può davvero segnare un primato: il primo grande parlamento tra le liberaldemocrazie che vota sulla legalizzazione della cannabis, avendo chiaro che è un mercato di massa, che il proibizionismo ha fallito, che questo è un modo per dare un duro colpo al narcotraffico, per avere un consumo consapevole, per poter informare sui danni dell'uso e abuso di queste sostanze, per controllare le sostanze stesse che vengono messe in commercio, per liberare forze di polizia, magistrati e carceri dal fardello di rincorrere i reati legati alla cannabis e concentrarsi su reati di maggiore allarme sociale. E infine - ha concluso Della Vedova - per poter trasformare, a regime, gli extra profitti delle mafie sulla cannabis in miliardi per il bilancio pubblico».

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