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Storia della mafia, sentenze e inchieste: nel portale Cosalibera

PALERMO. Ci sono 154 sentenze (di primo e secondo grado emesse dai tribunali e dalle corti d'appello di Palermo), con 802 imputati, 430 estorsioni censite e 62 operazioni antimafia da «Gotha» in poi nel nuovo portale cosalibera.it, presentato nel giorno del dodicesimo anniversario del primo attacchinaggio degli adesivi «un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità», che ha portato alla nascita del movimento di Addiopizzo.

Il portale cosalibera.it - presentato al Palazzo di giustizia di Palermo - è una raccolta informatica ed interattiva di tutte le sentenze penali di mafia ed estorsioni che hanno riguardato il territorio di Palermo e Provincia, a partire dal 2006.

Il portale nasce per iniziativa di attivisti e professionisti che operano da più di un decennio, ispirandosi, tra gli altri, ai valori della condivisione e del libero accesso ai saperi. L'archivio digitale, infatti, conserva, organizza, tutela e valorizza le fonti documentarie e giudiziarie degli ultimi dieci anni, garantendone la pubblica ed intelligente fruizione.

«L'accesso all'archivio è gratuito - ha detto l'avvocato Valerio D'Antoni, di Addiopizzo - le conoscenze acquisite presso le corti e i tribunali appartengono al popolo italiano in nome del quale le sentenze vengono emesse e rappresentano un prezioso spunto per le realtà che affrontano problemi simili, sia a livello italiano che europeo».

«Nell'operazione Addiopizzo, 2008-2009, abbiamo avuto - ha aggiunto l'avvocato Ugo Forello - una collaborazione da parte degli imprenditori ma anche dieci commercianti imputati per favoreggiamento, un reato che adesso è quasi sparito dalle ultime sentenze. Imprenditori reticenti, a tal punto da essere accusati di favoreggiamento, oggi non ce ne sono più».

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