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Pjanic-Juventus: l'affare è fatto, ecco la lettera dell'addio alla Roma

ROMA. «Con la presente comunico di volermi avvalere del diritto di essere trasferito ad altra società come da accordi tra noi intercorrenti. Vi comunico inoltre la mia disponibilità a regolare il 20% di mia spettanza dell'ammontare del prezzo di trasferimento direttamente con la società che acquisisce il diritto alle mie prestazioni sportive che, nell'occasione, vi comunico essere la Juventus».

È il testo della lettera inviata da Miralem Pjanic alla Roma per annunciare la sua intenzione di trasferirsi alla Juventus. L'ha resa nota stamani dal dg giallorosso Mario Baldissoni.

«Non è un bel momento se devo lasciare il mio ufficio o il mio lavoro per venire qui in radio, con un'incursione. Chiedo scusa, ma quando si travalica il confine della professionalità, bisogna intervenire. Oggi vi devo leggere una comunicazione di Miralem Pjanic».

Aveva introdotto così, il dg della Roma Mauro Baldissoni, la lettura dai microfoni della radio ufficiale del club della missiva inviata dal bosniaco, con la data di giovedì scorso, per annunciare la sua volontà di trasferirsi alla Juventus. «Abbiamo letto ulteriori sciocchezze sulla vicenda Pjanic - aveva proseguito il dirigente - Già nei giorni scorsi se ne dicevano e se ne scrivevano altre sull'esistenza o meno di una clausola, di un diritto del giocatore ad avere una percentuale della stessa: così si creano delle faide. Oggi leggiamo di confidenze su Whatsapp, peraltro smentite dal ragazzo, che mi ha detto di non credere »di aver mai scritto una cosa del genere«, secondo il quale la Roma avrebbe chiamato la Juventus. L'avremmo fatto, poi, per metterci in questa situazione? Quello che faccio oggi non si dovrebbe fare, in un mondo normale non si dovrebbe fare: un dirigente non dovrebbe leggere un documento ufficiale per smentire sciocchezze».

«In questa città siamo costretti a tirar fuori documenti, che sono privati e fanno parte della normale gestione del lavoro, per smentire sciocchezze che troviamo sui giornali: ma non per difendere noi stessi, la società o chi ci lavora, che sono secondari, ma per difendere i tifosi della Roma, che vengono avvelenati quotidianamente. (...) Io ho parlato con il ragazzo, che mi ha detto che non parla mai con i giornalisti; gli ho detto che forse l'aveva scritto ad un amico; lui mi ha detto che non crede di aver mai scritto nulla di simile a qualcuno, perchè ovviamente è falsa. (...) Mi ha detto che non è così, ma può anche essere successo. Eppure bisogna cambiare atteggiamento, non si può vivere in un clima di questo tipo», con l'ordinario che «diventa oggetto di insulti e minacce».

«Il presidente Pallotta, in estrema buonafede, ha dato dimostrazione di quanto è trasparente. Lui, Pjanic non lo voleva vendere, è vero; però, anche recentemente, ha affermato che Pjanic ha una clausola e non dipende più da noi. Effettivamente va via perchè è legittimo utilizzare questi accordi per cambiare squadra. Mentre la realtà diventa che il presidente dice bugie, e invece non è così».

«L'operazione Pjanic è stata conclusa sulla spinta del giocatore che ha fortemente voluto trasferirsi alla Juventus sfruttando la clausola compromissoria che aveva stipulato con la Roma». Così l'ad della Juventus, Beppe Marotta, sul trasferimento in bianconero del bosniaco.

«Pjanic ha deciso di rinunciare alla percentuale che gli sarebbe spettata - aggiunge Marotta -. Non c'è stata trattativa con la Roma ma solo incontri tecnici per definire il pagamento della clausola». In settimana l'ufficialità dell'operazione.

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