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Sanità privata, chiude a Palermo il progetto "IT HEALTH”

PALERMO. Gestire un archivio digitale o un fascicolo sanitario elettronico, ma anche saper mettere in campo capacità organizzative e decision making.

L’alta formazione entra ‘in corsia’ con "IT HEALTH- Innovation Technology”, il piano settoriale e multi regionale finanziato da Fondimpresa, il fondo inter professionale di Confindustria e Cgil, Cisl e Uil con ente capofila la società catanese Civita, che ha coinvolto 92 imprese del settore della sanità privata, nelle regioni Abruzzo, Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia.

Il piano, che ha puntato, innanzitutto, sul lavoro competente quale elemento innovativo di un percorso di formazione continua, si caratterizza per un altro peculiare aspetto: l’aver messo, cioè, una lente di ingrandimento su 92 aziende della sanità privata, insediate e radicate su territori anche profondamente diversi tra loro, da Nord a Sud, permettendo un confronto virtuale dei punti di forza e di debolezze di ogni singola struttura, dimostrando, tuttavia, che quando si parla di eccellenza, di qualità, di competitività e di competenza l’obiettivo diventa unico.

Un settore, quello della sanità privata, in cui i cambiamenti sociali e demografici, l’evoluzione scientifica e tecnologica della scienza medica, l’invecchiamento della popolazione, il contenimento della spesa sanitaria, rendono necessario ripensare a un nuovo modello organizzativo delle strutture.

Così è stato per 25 imprese di Catania, 13 di Napoli e altrettante di Siracusa 10 di Avellino, 5 di Trapani, 5 Torino, e ancora 5 di Roma, 4 di Palermo, 6 di Caserta e ancora, Ragusa, Perugia, Benevento, Salerno. Al piano hanno partecipato 1071 dipendenti, di cui l’oltre il 40% è donna (448) e il 30% ‘over 50’ e stranieri (331), mentre solo il 7% sono giovani di età compresa tra i18 e i 29 anni ( 82).

Le ore di formazione son state in totale 3230, il 60% delle quali (1940) ha permesso l’acquisizione di competenze verificate e certificate (crediti ECM), 730 ore sono svolte in modalità interaziendale pari al 22,60%.

Complessivamente, sono state realizzate 160 edizioni formative, con 35 tipologie diverse.

Il Piano formativo IT-HEALTH ha puntato sull’innovazione tecnologica (41,48%, 1340 ore) per la corretta gestione di processi, prodotti tecnologicamente innovativi o singoli dispositivi; la digitalizzazione dei processi (41,79%, 1350 ore),per l’implementazione dei moderni sistemi digitali quali gli archivi digitali, la Cartella Clinica digitalizzata, Software o applicativi specifici, sistemi di “front-end” (software che gestiscono l’interazione con l’utente o con sistemi esterni che producono dati di ingresso), soluzioni ICT per la gestione amministrativa e delle risorse umane, il Fascicolo sanitario elettronico o altre soluzioni digitali di Mobile Health; e sulla qualità organizzativa e sul potenziamento e il rinnovamento delle competenze delle proprie risorse umane, quale elemento determinante del vantaggio competitivo delle imprese(16,71%, 540 ore) grazie a strumenti di supporto fondamentali per l’attività di decision making attinente l’attivazione di processi di innovazione e di reingegnerizzazione organizzativa.

Presenti all’iniziativa che si è tenuto oggi a Palermo Giovanni Catalano, presidente OBR SICILIA (estensione territoriale Fondimpresa), Denise Amerini, componente segreteria nazionale Funzione Pubblica CGIL, Bartolomeo Perna, componente segreteria nazionale Federazione Poteri Locali UIL.

In questo video, l'intervista a Bartolomeo Perna, segretario nazionale Fpl Uil.

Immagini di Marco Gullà

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