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Naufragio, i superstiti: un centinaio di dispersi. Venti i morti

Un'immagine del naufragio nel Canale di Sicilia diffusa da Eunavformed

PORTO EMPEDOCLE. E' una conta inarrestabile, quotidiana. Solo oggi a largo della Libia oltre 20 migranti hanno perso la vita durante la traversata in mare verso l'Italia. L'ennesimo naufragio con un barcone che si è rovesciato a 35 miglia dalle spiagge del Paese nordafricano da cui, ogni giorno, partono in centinaia.

Ieri un peschereccio era affondato nel canale di Sicilia. Cinque le salme recuperate ma i superstiti parlano di un centinaio di dispersi. A dare l'allarme oggi è stato un velivolo di Eunavformed, la missione Ue che sull'account Twitter ha pubblicato una foto in cui si vedono il "legno" semiaffondato ed una cinquantina di persone aggrappate all'imbarcazione mentre chiedono aiuto all'aereo che li sta sorvolando.

Immediatamente sullo specchio d'acqua teatro della tragedia sono arrivate le motovedette della Guardia costiera e una nave spagnola della missione europea. Un centinaio le persone finora tratte in salvo, ma secondo fonti di Eunavformed i morti sarebbero almeno "20-30". Tra i salvati anche un bambino di 5 anni, in stato di ipotermia, che è stato trasportato prima a Lampedusa e poi nell'ospedale di Palermo.

I genitori avrebbero entrambi perso la vita nel naufragio. La notizia di questa nuova tragedia è arrivata poco prima che a Porto Empedocle attraccasse la nave "Bettica" della Marina militare con a bordo, secondo quanto rende noto la Capitaneria di porto, 540 migranti, tra cui 48 donne e 51 bambini e i 5 cadaveri. Nell'affondamento del peschereccio una coppia avrebbe perso il figlio di sei anni, affogato. Sulla nave anche quattro feriti che sono stati portati all'ospedale di Agrigento, mentre i migranti sbarcati sono stati trasferiti nella tensostruttura allestita dalla Prefettura e verranno smistati nei centri di accoglienza.

Maxi sbarco anche a Messina che ha accolto 493 profughi provenienti dall'Africa Sub-Sahariana, salvati dalla nave inglese Enterprise. Solo oggi sono oltre 4.000 le persone soccorse in mare. La centrale operativa della Guardia Costiera ha coordinato una ventina di operazioni. Nella zona, tra le 30 e le 40 miglia a nord della Libia, hanno operato mezzi della Guardia Costiera, della Marina Militare, di Frontex e di Eunavformed, di Medici senza frontiere, rimorchiatori d'altura e mercantili. Un impegno riconosciuto dal presidente della Camera Laura Boldrini.

"Voglio esprimere la gratitudine più grande, mia e dell'intera Camera dei deputati, agli uomini e alle donne della Marina Militare e della Guardia Costiera per la straordinaria operazione compiuta ieri al largo delle coste libiche e per le difficili attività di salvataggio in corso proprio in queste ore", ha detto. "La foto dei naufraghi che scivolano giù dal barcone sovraccarico che si sta rovesciando - osserva riferendosi ai drammatici scatti di ieri - è una di quelle immagini che rimarrà nella storia di questi nostri anni duri, come fu lo scatto che ritraeva gli uomini abbarbicati in acqua ad una gabbia per tonni. Il naufragio di ieri avrebbe potuto essere un'altra tragedia di proporzioni epocali".

E anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha voluto ringraziare la Marina per il soccorso prestato ieri ai naufraghi. "E' stata un'operazione epica perché salvare tante vite in mare vuole dire un'organizzazione incredibile", ha detto parlando dal ponte della nave Bergamini a Porto Empedocle. Mentre il leader della Lega Matteo Salvini accende la polemica: "altri morti nel Mediterraneo, urge un blocco navale che impedisca le partenze. Il Governo Renzi è complice di una strage".

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