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Un percorso formativo per la coltivazione degli agrumi in Sicilia

SIRACUSA. Quattro percorsi formativi di agricoltura sociale della durata di 60 ore, a titolo gratuito e a numero chiuso, rivolti a giovani, donne, immigrati, diversamente abili, persone con difficoltà di inclusione lavorativa in generale.

Li prevede il progetto di formazione e coesione sociale «Social farming» presentato questa mattina a Palermo dal distretto Agrumi di Sicilia, Coca-cola foundation, Arces. Il progetto riguarderà tutti i territori ad agrumi siciliani: Catania (arancia rossa), Siracusa (limone verdello Igp), Agrigento (arancia di Ribera), Messina (limone Interdonato).

«Stiamo lavorando - dice Federica Argentati, presidente del distretto - per includere anche Palermo con il mandarino tardivo di Ciaculli e il limone dell'Etna. Per ogni territorio ci saranno 15 lavoratori selezionati da Arces. Le persone formate potranno poi continuare a lavorare in Sicilia o sfruttare la loro professionalità in Italia o all'estero. L'iscrizione gratuita ai corsi permetterà di appendere la gestione di un nuovo modello di business sostenibile e innovativo nel comparto agrumicolo siciliano, che rappresenta il 51% della produzione italiana.

Il progetto favorisce quindi l'incremento dell'occupazione in Sicilia, la diffusione del concetto di responsabilità sociale nella filiera agrumicola e la creazione di forza lavoro spendibile anche in altri Paesi della sponda del Mediterraneo a vocazione agrumicola. Verranno coinvolte diverse figure professionali qualificate, enti e organizzazioni specializzate in accoglienza, cooperative sociali, i Consorzi di tutela Dop ed Igp e biologico e i soci del Consorzio di Distretto. Il progetto prevede, inoltre, seminari di approfondimento e stage formativi presso le aziende del comparto agrumicolo siciliano.

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