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Clima, la Nasa lancia l'allarme: il 2016 sarà l'anno più caldo della storia

NEW YORK. Al 99% il 2016 sarà l'anno più caldo della storia. A lanciare l'allarme la Nasa che nella previsione ha tenuto conto della temperatura registrata lo scorso mese di aprile. Secondo i dati, la temperatura sia terrestre che marittima è aumentata di 1,11 gradi centigradi, il che fa dell'ultimo mese di aprile il più caldo della storia in assoluto.

"Stimo - ha scritto su Twitter Gavin Schmidt, direttore del 'Goddard Institute for Space Studies' della Nasa - che il 2016 sarà un anno da record per la temperatura". Secondo quanto scrive Cnn, i dati hanno spinto gli scienziati a dichiarare un'emergenza clima e già a sollevare dubbi sull'accordo di Parigi di contenere l'aumento della temperatura terrestre al di sotto dei due gradi centigradi. I nuovi dati, inoltre, vengono diffusi proprio quando i leader mondiali hanno iniziato ieri a Bonn in Germania una dieci giorni di incontri in cui si cercherà di rendere fattibili gli obiettivi raggiunti con l'accordo di Parigi. In particolar modo gli scienziati hanno messo in guardia sulla necessità di tagliare le emissioni terrestri in modo che i gas possano tornare ad essere assorbiti naturalmente dalle foreste e dal suolo.

E sempre l'Agenzia spaziale americana parla di una nuova febbre del pianeta in riferimento ai dati di aprile, che incoronano il mese appena trascorso il più caldo dal 1880, cioè da quando si ha disponibilità di dati.

Anche in Italia l'afa si è fatta sentire, con quello appena trascorso che è stato il terzo aprile più caldo in oltre 200 anni, nonostante un crollo delle temperature negli ultimi giorni del mese. Stando ai valori della Nasa, la temperatura globale si è attestata a 1,11 gradi sopra la media. Si tratta del settimo mese in assoluto, nonché consecutivo, in cui il calore sulla superficie terrestre ha superato di oltre 1 grado la media.

Ormai siamo al giro di boa rispetto a quei +2 gradi centigradi che la comunità scientifica ha fissato come limite massimo da non superare per evitare le conseguenze più catastrofiche del cambiamento climatico. Durante il vertice Onu di Parigi del dicembre scorso, gli Stati hanno preso l'impegno di mantenere l'aumento della temperatura globale "ben al di sotto" dei due gradi, rispetto a quanto segnava il termometro prima della rivoluzione industriale. L'impegno comporta un taglio drastico delle emissioni di CO2 nei Paesi che più inquinano, a cominciare da Usa, Ue e Cina.

Nell'attesa di decarbonizzare l'economia e i consumi, però, la Terra appare sempre più come il grande malato. Se il 2015 aveva strappato al 2014 il record di anno più caldo di sempre, il 2016 sembra pronto a fare lo stesso. Per Gavin Schmidt della Nasa, "con l'aggiornamento dei dati di aprile c'è oltre il 99% di possibilità che il 2016 sia un nuovo anno record". In Italia ad aprile la temperatura si è attestata a 2,76 gradi sopra la media, dando vita al terzo aprile più caldo negli ultimi 200 e più anni.

Il primato resta al 2007, ma probabilmente solo perché nell'ultima settimana di aprile c'è stato un brusco calo delle temperature. Il calo - spiega il meteorologo Giampiero Maracchi, presidente dell'Accademia dei Gergofili - ha interessato anche la prima metà di maggio, con temperature fino a 4-5 gradi sotto la media. La settimana in corso sarà ancora caratterizzata da instabilità, ma la prossima potrebbe arrivare l'anticiclone della Libia a regalare un anticipo d'estate. Nel frattempo, osserva Coldiretti, i sapori d'estate arrivano in tavola, con albicocche e meloni già maturi per via del caldo anomalo, ma i temporali improvvisi che stanno colpendo le colture rischiano di fare danni pesanti.

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