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Internazionali, Federer dopo la sconfitta: "Roma era solo un test"

Il fuoriclasse svizzero del tennis, Roger Federer, settimo con 56,2 milioni

ROMA. Un test, nulla di più. È un Roger Federer sereno quello che si presenta in conferenza stampa subito dopo la sconfitta con Dominic Thiem negli ottavi di finale degli Internazionali d’Italia. A Roma il fuoriclasse di Basilea ha provato a difendere le sue chance, ma era consapevole che le sue condizioni fisiche non gli avrebbero permesso di ambire a grandi traguardi.

«Sono comunque felice di essere stato in grado di giocare e di non essermi fatto male», spiega Roger. «Non stavo peggio rispetto a ieri, e questo è già positivo. Ho cercato di fare quello che potevo, per me è stato un match molto tattico. Sapevo di non essere abbastanza in forma per qualsiasi risultato qui, ma comunque non importa. La delusione in questi casi può durare giusto un paio di minuti, poi cerchi di rilassarti con il tuo team e concentrarti sui nuovi traguardi. Quello che conta davvero sono i prossimi due mesi».

Ossia il Roland Garros, Wimbledon e magari i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Un passo per volta, però, cominciamo con Parigi: «Discuterò con il team delle possibili opzioni sul da farsi: restare qui, andare subito a Parigi o tornare in Svizzera. Dovrei allenarmi o riposarmi? Abbiamo bisogno di parlarne e decidere per il meglio. Sono fiducioso e speranzoso allo stesso tempo. I prossimi dieci giorni saranno molto importanti. Ho giocato solo cinque match negli ultimi quattro mesi e devo essere realista sulle mie possibilità. Però voglio pensare positivo e credere che recupererò, che i prossimi giorni saranno più facili, che gli allenamenti andranno bene».

 

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