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Gabbani, il successo dopo Sanremo: con i piedi per terra grazie alla gavetta

Il singolo "Amen"

ROMA. «Io penso di essere rimasto lo stesso, a cambiare dopo Sanremo è stata la mia quotidianità: da tre mesi giro come una trottola! E adesso un po' di gente in più comincia a capire chi sono».

Francesco Gabbani, con il suo tormentone Amen, ha conquistato in maniera rocambolesca il Festival delle Nuove Proposte (prima escluso, poi riammesso per un problema con il voto della sala stampa) e ora si appresta a iniziare l'avventura live, con un tour al via il 12 maggio dopo la data zero di Morbegno per presentare il suo album Eternamente Ora, che contiene il brano vittorioso a Sanremo, certificato disco d'oro, e il brano che dà il titolo al disco, appena rilasciato in radio.

Alle porte dell'Ariston aveva già bussato, senza successo un altro paio di volte.

«Si vede che stavolta era arrivato il mio turno e quello di Amen è stato davvero un successo incredibile. Penso che sia dovuto al fatto che coniuga la freschezza di una melodia appetibile con un testo dai contenuti più stratificati. E poi, semplicemente, arriva. I talent? ho sempre pensato che per, cantautore, non fossero adeguati», spiega il giovane toscano, arrivato alla popolarità dopo anni di gavetta.

«È grazie a quella che riesco a dare il giusto valore a quello che sta succedendo. Ma non ho mai pensato di avere un piano B rispetto alla musica. Se non avessi vinto il Festival, avrei continuato a scrivere per altri, come ho sempre fatto. Un mio brano, ad esempio, L'amore sa, è nell'ultimo disco di Renga. Vorrà dire che ora continuerò a scrivere per me stesso. Magari un brano per il prossimo Festival: se mi prendono, vado di corsa!».

Di idee nel cassetto ne ha molte, ma per un nuovo disco bisognerà aspettare ancora un pò. «Preferisco fare le cose bene, senza fretta», dice ancora Gabbani che per il tour promette un «concerto semplice, in trio. Fatto di rock 'n roll ed elettronica, che per me è una novità. E deluderò chi si aspetta che balli, come ho fatto sul palco dell'Ariston: non sarà un live alla Justin Timberlake, tanto per capirci».

In scaletta i brani del disco uscito a febbraio, qualche brano dell'album precedente Greatest Hits e alcune cover.

«Farò Battisti, Celentano, Jannacci, Capossela... il resto sarà una sorpresa».

Riferimenti musicali?

«Ma no, ho difficoltà a dare dei riferimenti precisi. Sono e sono stato un onnivoro della musica: sono cresciuto con il jazz, rhytm 'n blues, funky. Tutta roba che è agli antipodi rispetto a quello che faccio ora».

Queste le prime date confermate del tour: 12 maggio Milano, 19 maggio Torino, 20 maggio Roma, 23 giugno Macerata, 14 luglio Carpi (Mo), 27 luglio Bellinzona, 10 agosto Forte dei Marmi, 11 agosto Marina di Castagneto Carducci.

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