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Ambulanze, a rischio il futuro della Seus
I lavoratori pronti a scendere in piazza

La Regione non ha ancora rinnovato il contratto con la società partecipata

PALERMO. La Regione non ha ancora rinnovato il contratto con la Seus, la società che gestisce il 118 in Sicilia. Il motivo è legato al piano di risparmi sulle società partecipate regionali che stabilisce la necessità di verificare se sul mercato esistono aziende che possono svolgere gli stessi servizi a un prezzo inferiore.

La decisione però ha mandato su tutte le furie i sindacati, che temono tagli e la privatizzazione della società. Così per sabato è stata organizzata una protesta a Palermo. Un corteo si sposterà da piazza Marina fino a piazza Indipendenza per chiedere garanzie proprio contro tagli e il rischio privatizzazione. A organizzarlo sono la Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil che in una nota spiegano di essere state “convocate per essere informate sulla mancata sottoscrizione del contratto di servizio tra la Seus e l’assessorato regionale alla Salute per l’anno 2016.

È emerso che gli assessorati all’Economia e alla Salute intenderebbero subordinare la firma alla sostenibilità dei costi del 118 rispetto a costi standard o ad analisi sui prezzi di mercato”. Secondo i sindacati dunque c’è il “rischio di superamento dell’attuale impostazione societaria e le conseguenza di una eventuale “privatizzazione” si ripercuoterebbe sui lavoratori e sul diritto alla salute dei cittadini”.

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