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WhatsApp conquista i medici: la metà lo usa con i pazienti

ROMA. Email, sms e sempre più spesso anche WhatsApp.

Cambia il modo di interagire tra pazienti e medici di famiglia e sempre più spesso questi ultimi si lasciano conquistare dalla sanità informatizzata. È quanto emerge da un'indagine del Centro Studi della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), presentata nell'ambito della ricerca dell'Osservatorio per la diffusione delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Ict) nella Sanità, realizzata dal Politecnico di Milano.

Secondo lo studio, a cui hanno partecipato circa 650 medici, se l'email e l'Sms sembrano oramai appartenere ad un uso consolidato (li utilizzano rispettivamente l'83% e il 70% del campione), un significativo incremento (dal 40% dello scorso anno al 53%) emerge sull'uso di WhatsApp, molto gradito ai medici del Sud (67%). Quanto al processo di informatizzazione della sanità, nove medici su 10 sono pronti alla condivisione dei dati assistenziali, tema importante per quanto riguarda l'accesso e la condivisione di referti, verbali e indagini.

Le limitate risorse economiche disponibili sono considerate la principale barriera a un uso più esteso degli strumenti dell'utilizzo della tecnologie in sanità (segnalate dal 54% del campione). Tra i servizi di sanità digitale più frequentemente utilizzati c'è la consultazione online dei referti di laboratorio. La utilizza il 46% del campione, anche se con significative differenze sul territorio: risponde affermativamente il 59% dei medici del Nord-ovest, il 79% del Nord-est, il 39% del Centro e solo il 25% di quelli del Sud e Isole.

Molto contenuto sembra ancora essere l'utilizzo delle risorse della telemedicina (tele-assistenza e tele consulto), usato da meno del 2% del campione.

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