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Rifiuti, la giunta Crocetta chiede lo stato di emergenza in Sicilia per un anno

"Una misura necessaria per fronteggiare la situazione ed evitare problemi di natura sanitaria a partire dal prossimo giugno", dice l'assessore all'Energia, Vania Contrafatto

Il presidente della Regione Rosario Crocetta

PALERMO. La giunta regionale ha approvato la richiesta dello stato di emergenza per un anno per il settore dei rifiuti. «Una misura che riteniamo necessaria per fronteggiare adeguatamente la situazione ed evitare problemi di natura sanitaria a partire dal prossimo giugno - dice l'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto - L'impegno profuso dal governo nella realizzazione degli impianti e nell'elaborazione di un nuovo disegno di legge che riformi il settore, rendendolo finalmente efficiente, purtroppo da solo non può bastare in assenza di poteri straordinari che consentano di ridurre i tempi burocratici e di velocizzare le procedure. L'interlocuzione con il governo nazionale è stata sempre proficua e confidiamo nella sensibilità delle istituzioni statali per affrontare e risolvere i problemi della Sicilia».

Crocetta si preparava a rivolgere allo Stato una nuova richiesta di poteri speciali per fronteggiare l’emergenza rifiuti. Il presidente ha riunito la giunta oggi pomeriggio, di ritorno da Roma, e ha fatto approvare un nuovo documento - da lui stesso redatto - in cui viene fotografata la situazione generale delle discariche e le prospettive di breve periodo. E alla fine si è arrivati a questa conclusione.

L’assessore ai Rifiuti, Vania Contrafatto, ha più volte avvertito sul pericolo che in estate, già a partire da giugno, alcuni degli impianti principali risultino saturi o non più utilizzabili per problemi burocratici. Da qui la richiesta che Crocetta rivolgerà a Renzi: “Servono poteri speciali per poter agire con delle deroghe sugli impianti attuali. Inoltre, dobbiamo accelerare la realizzazione dei nuovi impianti che sono stati programmati e avviati ma su cui stiamo incontrando difficoltà burocratiche”.

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