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Liberi consorzi e città metropolitane, Crocetta: "Al voto dopo le amministrative di giugno"

"Il governo ha inteso allinearsi alla legge nazionale, non c'è alcun conflitto nè con il parlamento regionale nè tanto meno con i sindaci»

PALERMO. «Le città metropolitane vanno avviate. Il presidente dell'Ars ha intenzione di presentare una norma, se il Parlamento non dovesse approvarla, ho l'obbligo per legge di convocare comunque le elezioni e non voglio assolutamente ritardare l'insediamento degli enti di area vasta, sulla base di una questione che riguarda solo se Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti debbano essere di diritto sindaco delle città metropolitane. Delibererò, dopo le elezioni amministrative e i ballottaggi del 19 giugno, la data delle elezioni per i Liberi consorzi e le città metropolitane di Palermo Catania e Messina». L'ha detto a Palermo il presidente della Regione Rosario Crocetta, a margine della cerimonia per ricordare Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

«Lo facciamo dopo le elezioni per permettere alle nuove amministrazioni di partecipare alle elezioni sia come soggetti attivi che passivi - ha detto Crocetta - Se nel frattempo l'Ars avrà mutato idea non ci sarà bisogno di votare per le città metropolitane; in caso contrario si voterà anche per questi enti. Coinvolgere me in questa polemica con i sindaci e con Ardizzone non è corretto.

Sono convinto che i sindaci dei comuni capoluogo partono in vantaggio e credo che saranno loro ad essere eletti. In ogni caso, il governo ha inteso allinearsi alla legge nazionale, non c'è alcun conflitto nè con il parlamento regionale nè tanto meno con i sindaci».

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