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Franco Gabrielli è il nuovo capo della polizia

ROMA. Franco Gabrielli è il nuovo capo della Polizia. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri. L'attuale prefetto di Roma prenderà il posto di Alessandro Pansa, che a giugno compie 65 anni e che è stato, a sua volta nominato direttore del Dis, il Dipartimento informazioni e sicurezza che coordina le due agenzie d'intelligence, l'Aisi, il servizio segreto interno, e l'Aise, il servizio segreto estero.  Pansa prende il posto dell'ambasciatore Giampiero Massolo.

Il generale Giorgio Toschi è il nuovo comandante generale della Guardia di Finanza. Toschi prenderà il posto del generale Saverio Capolupo, il cui mandato scade il prossimo 24 maggio.

L'ammiraglio Valter Girardelli è il nuovo capo di stato maggiore della Marina Militare. Girardelli, attuale capo di gabinetto del ministro della Difesa, prende il posto dell'ammiraglio De Giorgi, in scadenza di mandato dopo essere finito nel polverone dell'inchiesta di Potenza sul petrolio.

Il generale dell'Esercito Carmine Masiello è il nuovo consigliere militare di palazzo Chigi. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi al termine del Cdm. «Era una nomina a cui tenevo molto - ha detto il premier Matteo Renzi -. Masiello ha molte esperienze internazionali e non solo, ed è uno stretto collaboratore del capo di stato maggiore della Difesa».

Il generale Mario Parente è il nuovo direttore dell'Aisi. Attuale vice dell'intelligence interna, prende il posto del generale Arturo Esposito, che andrà in pensione a giugno.

«Si è svolto il Cisr, per la nomina dei dirigenti delle strutture di intelligence - ha detto Renzi -. Nelle settimane scorse ho letto una ridda di nomi che francamente non avevano riscontro come se io volessi mettere qualche amico a capo dei servizi: in un Paese civile e normale quando si tratta di fare le nomine degli alti vertici istituzionali si scelgono le personalità che hanno comprovata esperienza nei settori».

«Abbiamo scelto un metodo e fatto tutte le nomine tutte insieme - prosegue -, e inoltre abbiamo scelto di farle per solo due anni perchè siamo persone serie e nel 2018 si voterà per eleggere un nuovo governo» che potrà rinnovare gli incarichi. Noi pensiamo di vincere ma poichè siamo seri abbiamo dato un termine di due anni alle nomine».

«Quando si tratta di fare delle nomine abbiamo il desiderio di valorizzare le figure istituzionali. È accaduto qualcosa di nuovo: con un governo che è stabile, mentre in passato i governi cambiavano e en passant chi c'era faceva le nomine in scadenza, noi abbiamo scelto un metodo di lavoro in cui la politica rivendica con orgoglio il compito di fare le nomine ma le fa con un criterio di trasparenza totale perchè si tratta di nomine totalmente istituzionali, non ci sono cordate varie».

 

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