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Chernobyl 30 anni dopo, Gorbaciov: molti punti ancora senza risposte

ROMA. «Chernobyl rimane uno dei più tragici incidenti del nostro tempo. Le questioni sollevate da Chernobyl e ribadite da Fukushima sono oggi più attuali che mai, e sono ancora senza risposta. Come possiamo essere sicuri che le nazioni che possiedono energia nucleare per scopi civili o militari si atterranno alle necessarie misure e norme di protezione? Come possiamo ridurre il rischio che grava sulle generazioni future? Non sarà che stiamo evitando di dare le risposte a queste domande quando tronchiamo il dibattito invocando ragioni di 'sicurezza nazionale' o il nostro bisogno illimitato di energia?». Lo scrive l'ex presidente russo Michail Gorbaciov in un intervento pubblicato dalla Stampa.

«Dal 1952 si sono verificati in tutto il mondo almeno 99 incidenti nucleari, che rientrano in questa definizione, con danni che ammontano a oltre 20,5 miliardi di dollari. Vale a dire più di un incidente nucleare ogni anno e danni per 330 milioni di dollari. Tutto questo dimostra che esistono molti rischi non gestiti o regolamentati in modo inadeguato, una cosa che è a dir poco preoccupante, data la gravità dei danni che anche un singolo incidente può provocare», evidenzia Gorbaciov, secondo cui «è fondamentale che qualsiasi discussione sull'energia nucleare venga affrontata sotto tutti i punti di vista e nella sua complessità. Gli impianti nucleari non rappresentano solo un problema di sicurezza, di ambiente o di energia. Si tratta di aspetti del medesimo problema che vanno dibattuti nel loro complesso».

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