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Da Palermo il miglior vino bianco, il «Chara» di Feudo Disisa trionfa tra 2700 etichette

PALERMO. Il miglior bianco del mondo? È siciliano. È inebriante, oltre che storico - per chi sa o anche soltanto intuisce di vini o ne subisce l'incanto - il primato nella classifica dei Five Stars Wine attribuito per i bianchi al «Chara» 2015 di Feudo Disisa, cantina della famiglia palermitana Di Lorenzo alla cinquantesima edizione del Salone internazionale Vinitaly di Verona.

Trionfo spuntato in una lizza di 2.700 etichette da ventisette Paesi del mondo. Brindare alla vittoria del «Chara» non è così lontano dall'urlare «Campioni del mondo», per davvero. Un emozionante (per le profonde radici autoctone dei vitigni che lo strutturano, appunto) blend fra uve Catarratto e Inzolia, «coltivate e selezionate – spiega Mario Di Lorenzo, figlio del patron Renato e responsabile per commercializzazione ed export – in quel quadrilatero straordinario ma ancora persino poco conosciuto dove abbiamo, in territorio di Monreale, i nostri 150 ettari piantati a vigneto. A due passi dalla frazione di Grisì, fra Camporeale, San Cipirello, Alcamo e Partinico». Aggiunge Di Lorenzo jr.: «Un comprensorio dove si incontrano due doc, il Bianco d'Alcamo e il Monreale».

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