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Sparatoria di via Maqueda, il gambiano: "Sono un miracolato"

PALERMO. "Sto bene. Sono miracolato, ma voglio tornare a essere quello di prima. Mi basta questo". Sono le parole di Yusupha Susso, il gambiano di 20 anni miracolosamente sopravvissuto alla sparatoria di via Maqueda.

Ieri il sindaco Leoluca Orlando ha fatto visita al giovane nel reparto di Neurologia dell'ospedale Civico di Palermo, dove è ricoverato. L'amministrazione comunale insieme alla Gesap si era detta disponibile per pagare il viaggio della madre e del padre e ricongiungere la famiglia in modo tale che i genitori potessero assistere il loro figlio convalescente. "Lo ringrazio - dice Yusupha Susso - mi fa piacere rivedere i miei genitori, soprattutto in questo momento".

Il giovane gambiano oggi ha ricevuto anche la visita del presidente della Regione Rosario Crocetta.


Per la sparatoria di via Maqueda, la polizia ha fermato Emanuele Rubino, 28 anni, con l'accusa di tentato omicidio. Le indagini della Squadra Mobile diretta da Rodolfo Ruperti hanno accertato che, dopo una lite per futili motivi fra tre ragazzi del Gambia e alcuni residenti di Ballaro' Rubino lo avrebbe inseguito sparandogli alla testa. Il proiettile di piccolo calibro sarebbe entrato e uscito lasciando la vittima miracolosamente in vita. La scena è stata ripresa dalle telecamere.

Sabato scorso quasi tremila persone sono scese in piazza, sfidando la pioggia. Cartelli gialli con scritte nere hanno attraversato lo storico mercato di Ballarò per manifestare solidarietà a Yusupha

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