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Migranti, continua il piano Ue-Turchia: proteste a Lesbo contro i rinvii

ISTANBUL. Sono ripresi stamani tra le proteste i rinvii di migranti dalla Grecia in Turchia nell'ambito del piano concordato dall'Ue con Ankara. Alcuni manifestanti si sono gettati nelle acque davanti al porto di Lesbo per cercare di ostacolare le operazioni di partenza.

Una nave è comunque salpata poco dopo le 8 locali. A bordo, molti migranti pachistani che secondo le autorità non hanno presentato richiesta di asilo. Dopo i primi 202 rinvii di lunedì da Lesbo e Chios, le operazioni si erano interrotte.

E intanto da Berlino arriva la notizia che c'è una chiara riduzione del flusso dei migranti in Germania: nell'ultimo trimestre del 2015 gli ingressi erano stati ancora 500 mila, nel primo trimestre del 2016 il numero si è ridotto a 170 mila, con un calo del 66%, ha spiegato il ministro degli Interni tedesco Thomas De Maiziere. Visibile il calo anche nei primi mesi del 2016: a marzo, i profughi registrati sono stati 20 mila, a febbraio 60 mila, a gennaio 90 mila e a dicembre (2015) 200 mila. De Maiziere ha spiegato che sono aumentate le domande di asilo in Germania, mentre sono diminuiti gli arrivi dei migranti: dal 1 gennaio 2016 le richieste di asilo presentate in Germania sono state 181.400. Il ministro ha anche sottolineato il buon risultato ottenuto dalle misure sui Balcani prese da Berlino: "nel primo trimestre del 2015 le richieste di asilo dai migranti provenienti dai 6 paesi dei Balcani erano il 61% del dato complessivo, circa 20 mila; nel primo trimestre del 2016 è calato al 5%, con 3000 richieste".

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