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"Amici", Maria De Filippi: è sempre un successo perchè sa rinnovarsi

ROMA. È il più longevo (è arrivato alla 15esima edizione), è il più visto, è il più social. È Amici, la scuola di musica e danza che da sabato 2 aprile torna in prima serata su Canale 5 per la nuova edizione del serale. Sempre sotto l'occhio attento di Maria De Filippi, la gallina dalle uova d'oro della tv italiana che trasforma in share e ascolti tutto ciò che tocca.

«È vero, Amici è il talent più longevo, ma ha ancora bei numeri, perchè è capace di rinnovarsi, di avere uno sguardo moderno. E poi essendo un format nostro, possiamo andare a correggere il tiro di volta in volta su quello che non va», dice super Maria, che i rumors vogliono corteggiata da Discovery per la gestione di un canale tutto suo.

«Se fosse vero, sarebbe motivo d'orgoglio», spiega imbarazzata De Filippi, in scadenza di contratto con Mediaset a giugno. Nel cast di Amici 15 ci sono vecchie conoscenze e new entry. Tra le prime Emma ed Elisa, non più contrapposte come l'anno scorso, ma coach in tandem della squadra dei bianchi, Loredana Bertè e Sabrina Ferilli, giudici impeccabili e passionali. Confermati anche gli interventi comici di Virginia Raffaele, reduce dal successo personale al Festival di Sanremo al fianco di Carlo Conti, e le coreografie di Giuliano Peparini. In quota novità, invece, il terzo giudice Anna Oxa, la coppia di coach dei blu J-Ax e Nek, e il jolly Morgan, presenza fissa voluta da Maria De Filippi.

Sia J-Ax che Morgan hanno già all'attivo altre esperienze nei talent: il rapper è stato seduto per due edizione sulla sedia girevole di The Voice of Italy (portando al successo Suor Cristina), mentre il leader dei Bluvertigo ha collezionato 7 presenze dietro al bancone di X Factor, con 5 vittorie (un record da Guinness dei primati).

«Maria, che è una sorta di mecenate, mi ha dato uno spazio molto libero ad Amici, una libertà che a X Factor non c'era - attacca Morgan, che in passato aveva accusato il programma di Sky di non averlo pagato -. Nelle ultime edizioni non sapevo neanche come si chiamassero i ragazzi. Tutto finto. Ma il problema è il format, blindato dall'estero».

Morgan, che nella scuola di Canale 5 potrà fare il giudice a chiamata, interpellato dai coach, affonda anche contro le case discografiche che «hanno responsabilità nella gestione dei ragazzi che escono dai talent. Ai discografici va bene che la gente venga tritata e sparisca, va bene che Michele Bravi o Chiara Galiazzo non abbiano combinato nulla, così fanno spazio al nuovo».

Sulla stessa linea d'onda anche J-Ax, secondo il quale The Voice non è mai riuscita a posizionarsi sul mercato: «Nessuno è diventato davvero The Voice of Italy».

I numeri spiegano un successo che non accenna a diminuire: il 65% degli allievi cantanti arrivati in semifinale nelle 14 edizioni del programma è sotto contratto discografico e il 98% dei ballerini è impiegato in teatri, corpi di ballo, compagnie nazionali e internazionali. E anche quest'anno tre dei sei cantanti approdati al serale hanno già ricevuto proposte contrattuali dalle major.

Ospite della prima serata sarà Kevin Spacey. Per le campagne sociali, oltre a Roberto Saviano, si pensa anche a Ivan Cotroneo: «Vedremo, in ogni caso saranno sempre interventi mirati», dice ancora Maria De Filippi.

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