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Bruxelles, c'è un altro uomo nell'attentato alla metro. Feriti, su 300 sono 61 quelli gravi

Ripreso dalla telecamera di sorveglianza mentre trasportava una grossa borsa

ROMA. Un secondo uomo si trovava con Khalid El Bakraoui, il kamikaze che si è fatto esplodere nella metropolitana di Bruxelles, causando la morte di 20 persone. Lo riferisce la tv pubblica belga Rtbf. L'uomo, s'apprende, è stato ripreso dalla telecamera di sorveglianza mentre trasportava una grossa borsa. La sua identità, al momento, rimane sconosciuta e non è noto se sia morto nell'attentato o se sia in fuga, precisa la tv belga.

Intanto, dalle indagini emergerebbe che i fratelli El Bakraoui, Khalid e Ibrahim, volevano colpire le centrali nucleari del Belgio, ma l'arresto dell'attentatore di Parigi, Salah Abdeslam, ha fatto accelerare e cambiare i piani dei terroristi. Lo rivela, in esclusiva, La Dernière Heure.

Secondo quanto scrive il quotidiano, i due fratelli avevano nascosto una macchina fotografica davanti alla casa del direttore del programma di ricerca nucleare. Il video è stato recuperato dai due uomini dopo gli attacchi di Parigi e questo, sottolinea il giornale, mostra il collegamento tra Francia, Belgio e Siria. Il filmato di 12 ore è stato poi recuperato in una successiva perquisizione a dicembre, in occasione dell'arresto di uno dei sospetti attentatori di Parigi, Mohamed Bakkali.

u Sessantuno dei 300 feriti negli attentati di Bruxelles sono "in gravi condizioni". Lo ha dichiarato il ministro della Salute belga Maggie De Block, secondo quanto riportato dai media locali. "Le ferite più gravi sono le ustioni provocate da una forte esplosione e dalle schegge di metallo", ha spiegato il ministro.

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