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Campari "brinda" in Francia e lancia l'Opa sui liquori Grand Marnier

Il valore totale implicito del capitale indicato per l'operazione è di 684 milioni di euro, esclusa la vendita di una proprietà immobiliare a Saint Jean Cap Ferrat (Francia), per la quale Campari verserà un eventuale importo aggiuntivo, mentre il valore d'impresa implicito è di 652 milioni di euro

MILANO. Campari punta alla Francia e lancia un'Opa su Grand Marnier per conquistare uno dei simboli della 'grandeur' d'Oltralpe. Il Gruppo di Sesto San Giovanni ha infatti sottoscritto un accordo con la famiglia Marnier Lampostolle, titolare di Spml, per rilevarne subito il 17,19% e completare la scalata a partire dal 2021, attraverso l'esercizio di reciproche opzioni di acquisto e di vendita sul 26,6% che resterà in mano ai discendenti di Louis-Alexandre Marnier Lapostolle, l'inventore del cognac alle essenze di arance selvatiche tropicali. Con l'Opa Campari riconosce agli azionisti della 'Maison' un premio del 60,4% sul prezzo corrente del titolo, sospeso dagli scambi a Parigi, a 8.050 euro per azione, contro i 5.020 euro della chiusura di Borsa dello scorso 11 marzo.

Il valore totale implicito del capitale indicato per l'operazione è di 684 milioni di euro, esclusa la vendita di una proprietà immobiliare a Saint Jean Cap Ferrat (Francia), per la quale Campari verserà un eventuale importo aggiuntivo, mentre il valore d'impresa implicito è di 652 milioni di euro.

Quanto alla famiglia Marnier Lapostolle, per facilitare la transazione manageriale, Francois de Gasperis e Stèphane Marnier Lapostolle resteranno rispettivamente presidente del 'directoirè e nel management team fino all'esercizio delle opzioni di acquisto e di vendita sottoscritte con Campari. Nel caso in cui l'Opa non portasse la quota di Campari oltre il 50,01% del controllo di Spml, la famiglia si è impegnata a cedere in anticipo la quota posseduta e ad abbandonare i diritti di voto doppio - di cui sono titolari - nella misura necessaria per consentire l'acquisizione di Campari.

Qualora invece l'Opa totalizzasse adesioni al di sopra 95%, Campari acquisterà le restanti azioni sul mercato, per revocare poi il titolo dal listino parigino. Parallelamente all'operazione Campari diventerà distributrice esclusiva dei prodotti Spml, oggi distribuiti da soggetti terzi, a partire dal prossimo 1 luglio e per un periodo di 5 anni e mezzo, rinnovabile per ulteriori quinquenni.

Commentando l'operazione, l'amministratore delegato di Campari ha sottolineato il valore di Grand Marnier, definito come una «indiscussa icona francese, con una ricca storia di 150 anni, per la quale abbiamo profondo rispetto». Per Campari Gran Marnier significa acquisire un Gruppo che ha chiuso il 2015 con vendite complessive per 151,7 milioni, ed un Mol consolidato di 30,8 milioni, esclusi i profitti realizzati dai distributori.

Il portafoglio 'alcolicì di Grand Marnier costituisce circa l'85% del fatturato e comprende Grand Marnier Cordon Rouge, Cherry Marnier, Louis Alexandre, Cuvèe du Centenaire, Cuvèe du Cent Cinquantenaire e Quintessence. Il 92% circa delle vendite è realizzato al di fuori della Francia, con gli Usa, che coprono circa il 60%, seguiti da Germania, Canada e Francia. I prodotti del Gruppo sono distribuiti in oltre 150 paesi tramite distributori terzi.

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