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Ragazzo massacrato a martellate a Roma: "Volevamo sapere che effetto fa"

ROMA. "Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa". E' quanto Manuel Foffo, ha raccontato al pm Francesco Scavo in relazione all'omicidio di Luca Varani, avvenuto a Roma nel corso di un festino a base di droga e alcol. "Eravamo usciti in macchina la sera prima - ha detto - sperando di incontrare qualcuno. Poi abbiamo pensato a Varani che il mio amico (Marco Prato, ndr) conosceva". Il trentenne ha spiegato, inoltre, di avere seviziato e torturato la vittima che è stata finita con coltellate e martellate.

La morte è avvenuta venerdì ma il corpo è stato trovato dai carabinieri sabato sera. Il pm inoltrerà oggi al gip la richiesta di convalida del fermo per concorso in omicidio volontario con la contestuale emissione di un'ordinanza di custodia cautelare.

E' in programma per oggi pomeriggio l'autopsia sul corpo di Luca Varani. Per l'omicidio i carabinieri hanno fermato due studenti universitari fuori corso. Uno di questi, Marco Prato, studente universitario fuoricorso e pr di eventi gay, è stato dimesso dall'ospedale Pertini, dove era stato trasportato dopo aver ingerito un mix di alcol e barbiturici. Il 30enne si trova ora nel carcere di Regina Coeli.

Il corpo di Varani è stato trovato sera dai carabinieri, molte ore dopo la morte. Era nudo in camera da letto con numerose ferite sul corpo.

 

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