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Libia, restituzione della salme all'Italia: "Decisione spetta alla Procura"

Lo ha detto il Direttore del dipartimento media stranieri del governo Tripoli, Jamal Zubia

Salvatore Failla

TRIPOLI. «Spetta al Procuratore generale» libico insediato a Tripoli «il compito di decidere quando i due corpi saranno restituiti all'Italia»: lo ha detto all'ANSA il Direttore del dipartimento media stranieri del governo Tripoli, Jamal Zubia, contattato al telefono.

«Non posso aggiungere altro», ha detto rispondendo a domande sulle procedure - possibile autopsia inclusa - per il rimpatrio delle salme di Salvatore Failla e Fausto Piano, che si troverebbero ancora a Sabrata.

«Momenti drammatici resi ancora più drammatici dalla notizia che abbiamo appreso da organi di stampa, e questa è la cosa più grave, che è in corso in Libia, probabilmente a Sabrata, l'autopsia del povero Failla. Autopsia alla quale la signora, con tutte le sue forze ieri si era disperatamente opposta. Ci chiediamo in base a quale titolo, in base a quale diritto internazionale. Noi lo riteniamo un oltraggio». Così a Sky Tg24 HD, l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, legale dei familiari di Salvatore Failla, il tecnico della ditta Bonatti, ucciso in Libia assieme al collega Fausto Piano.

«È chiaro - ha osservato il legale - che la genuinità dei rilievi autoptici che poi verranno effettuati in Italia è necessariamente inquinata, non può essere diversamente, dall'autopsia che sarà fatta in Libia».

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