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Aumenta gli interessi all'insaputa del cliente, banca condannata

Dovrà risarcire una società pugliese restituendo più di 35mila euro più interessi perché avrebbe modificato le condizioni del conto dell'azienda in maniera arbitraria

BARI. Il Tribunale di Bari ha condannato Banca Antonveneta, che nelle more del giudizio è stata fusa in Monte dei Paschi di Siena, a risarcire una società pugliese restituendo più di 35mila euro più interessi perché avrebbe modificato le condizioni del conto dell'azienda in maniera arbitraria.

La vicenda processuale - di cui riferisce con una nota l'associazione in difesa dei consumatori ed utenti bancari Adusbef - inizia del 2000, 16 anni fa, quando la società cita in giudizio la Banca chiedendo al Tribunale di verificare la correttezza del suo operato. L'istituto di credito, infatti, riteneva di avere un credito nei confronti della società di circa 150mila euro (più di 190 milioni di vecchie lire).

La consulenza tecnica disposta dal Tribunale ha riclassificato l'intero rapporto, azzerando la richiesta della banca e anzi condannandola a pagare alla società oltre 35 mila euro. Secondo la sentenza del Tribunale di Bari a firma del giudice Concetta Potito, sul conto corrente della società sarebbero state commesse numerose violazioni che configurerebbero l'anatocismo bancario: illegittima applicazione della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, illegittima applicazione delle commissioni di massimo scoperto, mancata pattuizione del tasso degli interessi passivi.

"E' una delle tante battaglie in cui l'associazione è impegnata e delle tante vittorie conseguite in tutta Italia. - ha dichiarato l'avvocato Massimo Melpignano, vicepresidente Adusbef Puglia e difensore dell'azienda contro la banca - Non ci stancheremo mai di invitare i cittadini, i consumatori e le imprese a verificare sempre la legittimità del comportamento di banche e finanziarie, e a denunciare tutti i casi di abuso e di sopruso".

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