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Formazione, Monterosso e Corsello verso il rinvio a giudizio

L'indagine ruota attorno alle integrazioni dei fondi che la Regione per anni ha concesso agli enti di formazione

Il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso

PALERMO. La procura di Palermo ha chiuso l'indagine sulle cosiddette integrazioni agli enti di formazione e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per peculato del segretario generale della Regione Patrizia Monterosso e della ex dirigente alla formazione Anna Maria Corsello. Quest'ultima è sotto inchiesta anche per falso.

L'indagine ruota attorno alle integrazioni dei fondi che la Regione per anni ha concesso agli enti di formazione. Integrazioni che la Corte dei Conti ha ritenuto illegittime condannando la Monterosso a restituire soldi indebitamente assegnati, secondo i giudici contabili.

Nelle more della sentenza della Corte dei Conti la Regione aveva avviato delle "compensazioni" per recuperare gli extrabudget assegnati e fare venire meno il danno erariale. Alle compensazioni, che di fatto sottraevano nuovi fondi agli enti di formazione, sono stati oggetto di denuncia da cui è nata l'inchiesta coordinata dall'aggiunto Dino Petralia e dal pm Luca Battinieri.

Indagata la Monterosso che aveva indicato alla Corsello la strada del blocco dei finanziamenti per il recupero degli extrabudget. Il peculato ammonterebbe a 11 milioni di euro. La Corte dei Conti aveva sanzionato pesantemente le integrazioni concesse agli enti. Monterosso dovrà restituire alla Regione quasi 1,3 milioni di euro.

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