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Ars, via libera definitivo alla Finanziaria. Crocetta: conti in ordine

PALERMO. Dopo una maratona lunga dieci giorni, l'Ars ha approvato la manovra finanziaria, con 49 voti a favore, 21 contrari e tre astenuti. Il bilancio della Regione quest'anno ammonta a circa 22 miliardi, la finanziaria taglia 400 milioni e congela 500 milioni di spesa, che sarà svincolata con la definizione della trattativa in corso con lo Stato in materia di entrate fiscali.

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Per la prima volta, l'Ars ha evitato di votare le norme in sedute notturne, impegno che aveva preso il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, che ha condotto i lavori senza cedere a pressioni di alcuni deputati. Così come ha mantenuto la linea sull'ex tabella h, i contributi diretti a enti e associazioni, che è stata cancellata grazie anche al M5s che si è battuto per la soppressione, e con i finanziamenti, 12,3 mln che saranno messi a bando.

Ardizzone ha dovuto governare l'aula in un clima diventato ostile proprio quando sono state discusse le norme sui contributi, non arretrando nemmeno difronte ai tentativi dell'ultima ora, anche da parte del governo, di proporre emendamenti che non erano passati al vaglio delle commissioni di merito e che sono stati stralciati o non ammessi.

Crocetta: ora abbiamo i conti in ordine. "Con questa finanziaria la Sicilia si pone in linea con il resto del Paese: dopo un decennio abbiamo conti in ordine e un piano di ammortamento per i debiti. Ma io sono come quelle squadre di calcio che quando segnano un gol non si fermano, vogliono fare il secondo, e poi il terzo. Ecco, non ci dobbiamo fermare, dobbiamo andare avanti con le riforme a partire dal completamento di quella delle Province, e procedere con le norme stralciate dalla finanziaria che dovranno essere esaminate già a partire dalla prossima settimana". Cosi il governatore Rosario Crocetta parlando con i cronisti a Palazzo dei Normanni della manovra economica regionale. "Questa manovra contiene norme importanti - dice - finalmente i 750 milioni del fondo sociale per la coesione che fino ad oggi sono stati utilizzati per spesa corrente potranno essere destinati agli investimenti. Ci sono poi i cantieri di servizio. I forestali quando sono arrivato costavano 450 milioni, oggi ne costano 250. E poi c'è l'operazione verità sulla sanità: abbiamo tagliato gli sprechi senza tagliare servizi". Crocetta ha poi fatto riferimento ai due articoli su Riscossione Sicilia e Sicilia e-servizi: "Rinunciare a Riscossione e ai servizi informatici? In Sicilia saremmo tornati al tempo dei cugini Salvo".

Crocetta: pericoloso privatizzare Riscossione. "Ci sono privatizzazioni che in Sicilia sono pericolose, qui non siamo in Toscana o in Lombardia, qui c'è la mafia in agguato. Pensate a cosa vuol gestire cartelle milionarie in Sicilia". Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta in aula prima del voto finale della finanziaria parlando di Riscossione Sicilia. "I due presidenti di Riscossione hanno fatto un buon lavoro, al di là di alcune esternazioni - ha aggiunto -. Ma io non me la sento di criminalizzare il Parlamento. Oggi mi è arrivata la bolletta del gas, debbo pagare 220 euro: il fatto è che io a casa non ci sono mai questo che vuole dire, che se nel frattempo me la caricano sulla cartella esattoriale divento un evasore? Tra l'altro vorrei capire com'è che pago tanto di gas, se a casa non ci sono mai".

 

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