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Esselunga, Caprotti vince contro i figli e resta lui il proprietario

La battaglia di Violetta e Giuseppe prosegue però presso la Corte d'Appello del Tribunale di Milano dove è aperta la causa civile

MILANO.  Bernardo Caprotti vince l'arbitrato sulla proprietà delle azioni Esselunga. La Cassazione infatti, pur avendo ritenuto ammissibili tutti i punti ha respinto il ricorso presentato dai figli. La battaglia di Violetta e Giuseppe prosegue però presso la Corte d'Appello del Tribunale di Milano dove è aperta la causa civile.

Dopo il blitz del 2011 con cui il padre si era intestato le azioni che gli aveva assegnato alla fine degli anni novanta, i due figli hanno combattuto in tutti i gradi del lodo arbitrale e contemporaneamente hanno aperto una causa civile per veder riconosciuti i loro diritti.

La Cassazione, secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari, ha dato una nuova interpretazione dei motivi di diritto, tra cui la prescrizione, considerata non più di ordine pubblico ma di carattere privato.

Sul fronte della causa civile invece resta aperta la posizione di Unione Fiduciaria, presso la quale erano state depositate le azioni. A fine marzo, secondo quanto si apprende, sono stati depositati gli atti, ed è possibile che arrivi una sentenza anche prima dell'estate.

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