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Boeri: "Giovani pensino ai contributi versati nei primi anni"

"Quello italiano è un sistema pensionistico contributivo in cui contano moltissimo i contributi versati nei primi anni della carriera lavorativa ma spesso i giovani non ne sono consapevoli e tendono anzi a disinteressarsi a questi aspetti"

PIACENZA. «Quello italiano è un sistema pensionistico contributivo in cui contano moltissimo i contributi versati nei primi anni della carriera lavorativa ma spesso i giovani non ne sono consapevoli e tendono anzi a disinteressarsi a questi aspetti, bisogna trovare il modo per coinvolgerli di più e spingerli verso una pianificazione finanziaria nel lungo periodo».

Lo ha detto questa mattina il presidente dell'Inpsi Tito Boeri a margine del Dies Academicus dell'Università Cattolica di Piacenza. «Abbiamo un basso livello di consapevolezza finanziaria - ha aggiunto Boeri - e questo è un problema anche sul piano della tutela del risparmio». I problemi di bilancio dell'Inps in relazione all'ingente evasione contributiva? «Abbiamo fatto grandissimi passi avanti nel contrasto dell'evasione contributiva, si sono registrati risultati molto buoni perchè sono aumentati i contributi del 3% a fronte di un andamento dell'economia che nel 2015 è stato sicuramente inferiore».

È la risposta del presidente dell'Inps Tito Boeri a margine di un iniziativa a Piacenza. «C'è molto da fare, ma i conti dell'Inps non sono un problema in quanto tale. Bisogna spiegare a tutti che non c'è da nutrire preoccupazione anche se l'Inps ha dei disavanzi perchè le prestazioni che l'Inps eroga sono stabilite dalle leggi dello Stato in base a diritti soggettivi, per cui le persone dovrebbero temere solo nel momento in cui dovesse fallire lo Stato italiano, cosa che mi sembra piuttosto improbabile».

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