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Serie A, adesso comanda la Juventus
Vince ancora il Milan di Mihajlovic

TORINO.  La Juve di nuovo padrona, il Napoli non disposto a mollare. E dietro una corsa al terzo posto che si infiamma, con il Milan che avanza la sua candidatura. Il giorno dopo la vittoria-sorpasso della squadra di Allegri, il Napoli torna da Torino accolto da 3.000 tifosi festanti a Capodichino come se avesse vinto anche se la realtà oggi dice che la Juventus è la prima della classe. "Bravi e fortunati, ma la strada è ancora lunga: pazienza, determinazione e un po' di buona sorte", il messaggio-filosofia di Allegri che la dice lunga sul nuovo filotto bianconero arrivato a 15 vittorie consecutive.

Ora comincia un altro campionato: 13 partite fatte di un duello a distanza, colpo su colpo. In una giornata, la 25ma, caratterizzata dal ritorno alle gare spezzatino (hanno cominciato Carpi-Roma venerdì, chiuderanno Fiorentina-Inter stasera, con appena 3 gare all'orario canonico domenicale delle 15), la copertina spetta al Milan che a San Siro batte 2-1 il Genoa, non senza qualche affanno nel finale.

Una gara che si è messa subito sui binari giusti per i rossoneri (Bacca in gol dopo appena 5' e 13/a rete stagionale), consolidata dal gol di Honda da 35 metri (non segnava da 41 partite) al 19' del secondo tempo. Sembra tutto finito ma un gol dell'ex Cerci nel recupero complica maledettamente le cose per i milanisti che alla fine incassano i tre punti, che li lascia agganciati al treno Champions, ma anche la sfuriata di Mihajlovic al quale non è piaciuta affatto (eufemismo) la 'mollezza' di qualche suo giocatore (Balotelli il principale indiziato) nel finale.

"D'ora in poi chi non si sacrifica fino al 94esimo non vedrà più il campo", le sue parole che sanno tanto di aut-aut. Baruffa a parte, i rossoneri si riportano a 4 punti dalla Roma, momentaneamente 3/a a 47 punti, aspettando la sfida del Franchi che stasera potrebbe cambiare di nuovo il podio. Esce definitivamente dalle secche della bassa classifica anche il Bologna di Donadoni, 'corsaro' a Udine e adesso a ridosso di Empoli e Sassuolo, considerate fino ad oggi e prima della flessione delle ultime giornate, le due sorprese del campionato. Per i rossoblù si tratta della sesta vittoria in trasferta, la 5/a con in panchina Donadoni che ha avuto anche il merito di aver rivitalizzato Mattia Destro, match-winner al Friuli e arrivato all'8/o gol stagionale.

E il calendario offre adesso un succoso anticipo venerdì per gli emiliani che riceveranno la Juventus al Dall'Ara. Restano pericolosamente ai margini della zona retrocessione le due genovesi: se il Genoa 'incerottato' ha perso di misura a San Siro, la Samp non è andata oltre un inutile pareggio contro l'Atalanta (0-0) e adesso le due squadre della Lanterna sono appena tre punti sopra il Frosinone, oggi terz'ultimo a 22 punti.

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