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Renzi su flessibilità: "Juncker non d'accordo? Decide Commissione"

«Juncker non è d'accordo? Le politiche di flessibilità sono un dato di fatto oggettivo della Commissione europea, è stata questa commissione a rilanciare sulla flessibilità»

ROMA. «Juncker non è d'accordo? Le politiche di flessibilità sono un dato di fatto oggettivo della Commissione europea, è stata questa commissione a rilanciare sulla flessibilità». Così Matteo Renzi a Radio Anch'io.

«L'austerità - ha proseguito il presidente del Consiglio - non è solo risparmio ma è pensare che
si possa fare a meno della crescita e degli investimenti e che l'unico modello è rigore e budget. Bisogna far ripartire la crescita». «Se guardiamo i numeri - continua il premier -  mi dice quale governo c'è con il tasso di deficit più basso? La Francia è al 4%, la Spagna al 5. Siamo il governo con il deficit pubblico più basso degli ultimi 10 anni. La politica economica europea - sottolinea il premier - non ha funzionato e noi diciamo che bisogna cambiare. Non chiediamo di non rispettare le regole ma di affrontare i temi veri, come la crescita e l'occupazione», conclude.

«Lo 0,2 è un prefisso, è un codice per chiamare Milano. Si sta parlando di cose più importanti: se chiudiamo Schengen finisce l'Ue, stiamo parlando di valori fondanti. Io ci sto comunque a discutere di flessibilità, l'abbiamo stabilità durante il nostro semestre, vale 16 mld e se non ci fosse non avrei potuto fare una serie di misure che rilanciano la crescita e con la crescita scende il rapporto debito- pil». Continua così il premier Matteo Renzi, a Radio Anch'io, difendendo la sua linea di politica economica in Ue.

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