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Maxi-traffico di droga tra Usa e Sicilia e il processo parte dopo 27 anni

PALERMO. L'iscrizione nel registro degli indagati risale al 1989, anno in cui Alexis Telesford, Ignazio Lena, Francesco Bellitti, Salvatore Ingraiti e Nicolò Lante finirono sotto inchiesta per un maxitraffico di cocaina tra la Sicilia e gli Stati Uniti. Da allora sono trascorsi 27 anni, nel 1996 sono stati rinviati a giudizio, ma il processo a loro carico non è mai cominciato. Tra rinvii vari, la prima udienza è stata fissata per il 21 marzo.

Nel frattempo gli imputati, due dei quali ormai quasi ottantenni, il loro conto con la giustizia l'hanno pagato, ma non in Italia. Tutti infatti, per lo stesso traffico di droga, sono stati già giudicati e condannati negli Stati Uniti. La vicenda nasce da una vecchissima inchiesta - era ancora in vigore il vecchio codice di procedura penale - su un business messo su da bagheresi emigrati a New York. Insieme agli imputati vennero indagati e processati una serie di altri trafficanti, tutti di Bagheria, vicini al clan mafioso degli Scaduto. La legge americana, per i 5 che saliranno sul banco degli imputati a fine marzo davanti al tribunale di Palermo, è arrivata prima di quella italiana e a Telesford e gli altri è stato già fatto il processo oltreoceano.

Pesantissime le condanne. Nel frattempo, visto il no americano a un loro trasferimento in Italia e la volontà degli imputati di partecipare alle udienze, il giudizio di fatto non è andato avanti. Non è ancora chiaro se ci sia stato un provvedimento di sospensione che bloccherebbe la prescrizione, altrimenti si rischia la dichiarazione di estinzione del reato a inizio dibattimento. Una beffa, visto il tempo trascorso. Solo dopo che tutti hanno finito di scontare le condanne negli Usa, un anno fa circa, il dibattimento è potuto partire. L'appuntamento è per il 21 marzo, data in cui si capirà se questi 27 anni sono trascorsi invano.

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