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Finanziaria, partiti e associazione contro: pioggia di 1.500 emendamenti

Anche dalla maggioranza di governo piovono emendamenti che puntano ad allargare le maglie della spesa

PALERMO. Una pioggia di 1.500 emendamenti. Dietro la quale si nasconde la protesta di partiti e associazioni contro la Finanziaria regionale. La manovra messa a punto dall’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha completato la prima tappa: si è chiuso il termine per gli emendamenti depositati in commissione e il bilancio, 1.500 proposte di modifica, lascia intravedere che la strada verso l’approvazione in aula è in salita.

Eppure Palazzo Chigi proprio ieri sera ha chiesto garanzie al governo regionale su tempi e modalità di approvazione della Finanziaria. Il sottosegretario Claudio De Vincenti ha chiesto che la Regione porti avanti le riforme annunciate e che non molli di un centimetro rispetto all’impegno di introdurre norme di risparmio del valore di 450 milioni.

Tuttavia anche dalla maggioranza di governo piovono emendamenti che puntano ad allargare le maglie della spesa. Il Pse ha depositato un pacchetto di emendamenti «che prevedono - spiega Giovanni Di Giacinto - di assegnare 50 milioni all'assessorato alle Attività produttive, sbloccando fondi Cipe, per il programma "promozione di impresa e contratto di impresa e di sviluppo". Un altro emendamento prevede l'aumento di 30 milioni per il fondo di rotazione gestito da Ircac e Crias, che beneficeranno distintamente di 15 milioni ciascuno a favore delle imprese artigianali e delle cooperative. Infine il Pse chiede l'istituzione di un fondo di garanzia presso l'Irfis a favore delle piccole e medie imprese che accedono al credito».

Forza Italia ha presentato una intera contro-finanziaria. Mentre per i grillini hanno presentato 64 emendamenti per sopprimere altrettanti articoli della manovra: di fatto sarebbe l’azzeramento della legge. Il Movimento 5 Stelle ha proposto altri emendamenti «che mirano ad estendere l'esenzione ticket agli inoccupati e a colmare le carenze nei reparti degli ospedali riportando in corsia gli imboscati negli uffici, in virtù del fondamentale principio che i dipendenti delle aziende sanitarie non possono essere adibiti a mansioni diverse da quelle per le quali sono stati assunti». I grillini chiedono pure il finanziamento dei siti Unesco siciliani e l'azzeramento del capitolo destinato all'università Kore di Enna per finanziare campagne di screening oncologico delle popolazioni residenti nelle aree a rischio di Milazzo, Augusta, Melilli, Priolo e Gela.

C’è anche l’Anci, l’associazione dei sindaci, pronta a dare battaglia perchè non venga approvata la norma con cui l’assessore Vania Contrafatto ha proposto l’inserimento di una tassa a carico dei Comuni che non raggiungono livelli ottimali di raccolta differenziata.

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