PALERMO. Il boss Totò Riina è stato nuovamente ricoverato nell'ospedale di Parma per una insufficienza renale. Il capo mafia si era sentito male giovedì nel corso dell'udienza del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia in cui è imputato. Secondo quanto si apprende Riina non ha rinunciato a partecipare alla prossima udienza prevista per giovedì. Davanti ai giudici della Corte d'Assise di Palermo dovrebbe deporre Massimo Ciancimino, imputato e teste dell'accusa.
All'inizio dell'anno il legale di Riina aveva dato notizia che il superboss non avrebbe deposto al processo per la strage di via d'Amelio, in corso davanti alla corte d'assise di Caltanissetta, dove è citato come teste. L'avvocato Cianferoni, sostenendo che il capomafia, anche allora ricoverato in ospedale e poi dimesso, soffre di gravi problemi neurologici tanto che non riesce nemmeno più a scrivere.
Il difensore di Riina aveva comunque precisato che il suo cliente voleva avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto imputato di reato connesso. Dopo le comunicazioni del legale i pm Gabriele Paci e Stefano Luciani rinunciarono all'esame di Riina.
Nel processo per l'attentato del 19 luglio '92, costato la vita a Paolo Borsellino e a cinque agenti di scorta, sono imputati per strage Salvo Madonia e Vittorio Tutino, mentre rispondono di calunnia Vincenzo Scarantino, Francesco Andriotta e Calogero Pulci.
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